Questo è inavvicinabile.
allah! allah! allah! 
ma perche allah
cmq se anche per caso si vincessero questi europei non è per merito dell'italia ma è perchè non c'è più berlusconi al governo che ha solo portato sfiga ad ogni europeo mondiale!
un link? non riesco a trovare il video che dici
è bellissimo guardare i video delle reazioni ai rigori nei pub/ristoranti 
Primo gol: allah allah allah allah grosso grosso grosso crosso crosso
secondo gol : la la la la la la la la la sputi sputi
ma che lingua è
Sinceramente, io avrei portato DelPiero, IMHO poteva essere l'uomo decisivo negli ultimi 20 minuti, entrava e segnava.
Probabilmente avrei fatto fare anche l'ultimo europeo ad Inzaghi, per lo stesso motivo di cui sopra.
Direi che è servito a molto
la vittoria in tasca Probabilmente dalla tasca si sposterà nel culo
La pic del tifoso inglese col cazzo di fuori è fake btw
http://www.giornalettismo.com/archives/382892/la-verita-sul-tifoso-inglese-nudo-di-italia-inghilterra/
http://www.giornalettismo.com/archives/382892/la-verita-sul-tifoso-inglese-nudo-di-italia-inghilterra/
Si ma anche te che rispondi con 5 giorni di ritardo, fu.
*
Se i tedeschi sono convinti di vincere senza alcun dubbio (facendo i tifosi non gli sportivi) ebbè, punti in meno per loro.
Diciamo che sono molto sicuri di sé come attitudine media, mentre come italiano mi trovo ad essere molto, molto cauto con una tinta di pessimismo e autocritica costante. Certo la loro nazionale è anche un po' più forte.
Sì, e magari anche Bettega e Boninsegna.
Beh siamo onesti. Nel 2006 avevamo tutte le carte in regola per vincere la semifinale.
Dopo il 2006 le Nazionali che si sono succedute sono state quasi tutte di un livello imbarazzante. Questa, ha forse disputato con ieri la miglior partita su quattro sin'ora giocate e senza mettere una palla in rete nei 120" regolamentari.
L'attacco della Germania invece è concreto e in generale dimostra diversi reparti molto solidi. Per la bellezza del calcio, la finale IMHO dovrebbe essere Spagna - Germania. Certo se poi Giovedì facciamo il partitone, Balottelli si sveglia e la smette di litigare con l'Universo ed il bosone di Higgs potrei rivedere la mia posizione ma messa così, non ci meritiamo di giocare più della semifinale.
Dopo il 2006 le Nazionali che si sono succedute sono state quasi tutte di un livello imbarazzante. Questa, ha forse disputato con ieri la miglior partita su quattro sin'ora giocate e senza mettere una palla in rete nei 120" regolamentari.
L'attacco della Germania invece è concreto e in generale dimostra diversi reparti molto solidi. Per la bellezza del calcio, la finale IMHO dovrebbe essere Spagna - Germania. Certo se poi Giovedì facciamo il partitone, Balottelli si sveglia e la smette di litigare con l'Universo ed il bosone di Higgs potrei rivedere la mia posizione
ma messa così, non ci meritiamo di giocare più della semifinale.
Perché no?
Voglio dire, per schierare quei due babbioni di Cassano e Balotelli che non ne azzeccano una nemmeno a porta vuota e tenere in panca gente ben più in gamba (cosa che hanno dimostrato a più riprese), a sto punto meritavano un'ultima chance i due di cui sopra, se non altro per quello che hanno dimostrato in campionato giocando solo 20 minuti a partita (quando li giocavano).
link del rigore di balotelli che indica dove lo avrebbe tirato?
e io da allora non ho comprato più niente di tedesco... gne gne gne...
a parte la macchina.
e il finanziamento della macchina.
e i wurstel.
e la birra.
e una t-shirt di jil sander.
e l'infradito della Birkenstock.
Italia-Inghilterra
La sera sono uso, due tre volte alla settimana, andarmi a fare una sgambatina; un po' di jogging per combattere l'avanzata degli anni (per altro inutilmente).
Corro lungo un argine pedonale molto frequentato da gente in vena di movimento serale, dall'altra parte del Taglio Nuovissimo del Brenta, corre una strada discretamente trafficata.
Lungo quest'argine c'è un po' di tutto.
Veri maratoneti che si preparano alle varie corse, pensionati che si godono un po' di brezza serale col loro cagnolino, e una dose non disprezzabile di figa.
Questa sera ce n'era una di spettacolare, camminava a fianco della sua bicicletta immacolata, col pantalone attillato da jogging blue navy che finiva sotto il ginocchio e svelava un camel-toe appena accennato ma comunque di tutto rispetto, la scarpina Nike molto fashion, una magliettina di cotone anonima, bianca, molto attillata che sputtanava, al di sotto, un impianto mammario discreto ma ben rappresentato e dalle linee da accademia di pittura, e il capello impeccabile. Ovviamente nemmeno una goccia di sudore.
Correvo controvento e l'avevo fiutata ben prima di vederla.
Lasciava una scia di Narciso Rodriguez for her che mi avrebbe fatto convergere verso di lei anche fossi stato, che ne so, a Codroipo a correre.
Quando c'è una gnocca, non di rado, c'è sempre una macchina di tamarri che transita sulla provinciale parallela all'argine, dall'altra parte del canale, la quale immancabilmente strombazza per manifestare sonoro e festoso compiacimento verso la beltà femminile in passeggiata.
Caso volle che stasera, da una vecchia Punto metallizzata in transito sulla suddetta provinciale in direzione opposta alla mia (e a quella della gnocca), si levasse un trombettìo mitragliato intermittente, quasi come un sos a solleticare la vanità della bellezza, proprio quando stavo per sorpassarla e mi ci trovavo praticamente appaiato.
Cos'è il genio, amici? È capacità d'improvvisazione e rapidità di esecuzione (cit.).
Senza nemmeno lasciare il tempo alla patonza di godersi quei secondi di finto sdegno per tanta tamarra insolenza, ma che sotto sotto le fa dire “oh, come son figa”, sollevai il braccio e urlando sguaiatamente col fiato affaticato di chi corre risposi alla punto “Ciao Bertoooo, se vedemo dopo!”.
Naturalmente non conoscevo nessun Berto, e mai e poi mai sarei dovuto vedermi coi due pitecantropi a bordo di quella Punto, ma la tentazione di scippare quell'attimo di celebrità alla figa, di legno e di farle credere che non suonavano a lei, ma salutavano me, è stata troppo grande.
Voi direte, con lo sguardo inquisitore da flammatori-pro e quell'aria un po' birbante “ma questo che mazza c'entra con Italia-Inghilterra?
C'entra eccome.
Perché il mio gesto è una delle cose più italiane che un demente possa fare, una di quelle bischerate in stile Amici Miei, e lì ho avuto l'illuminazione, amici.
Lì ho capito il vero senso di questa Nazionale.
Sono dei bricconi, dei goliardi, come nel famoso film.
Loro non giocano a calcio, loro fanno degli scherzi tutti matti a noi, agli avversari, al mondo.
Non è più la nazionale catenacciara di una volta, o quella del calcio totale di Arrigo Sacchi, questa è una nazionale del Buon Umore.
Ora so.
Ma quale Enty-Luigi? Ma che tattica, ma chi se ne frega, loro sono dei guitti, si divertono come dei pazzi.
Io me li immagino a scambiarsi i filmini col telefonino girati con le loro mogli, o a fotografarsi il poparuolo sotto la doccia.
Immagino Prandelli-Tognazzi che fa la Supercazzola a prima di entrare in campo Balotelli e Cassano:
“allora Mario, hai capito, no? Tu entri con lo scappellamento a sinistra, come se fosse gnobica, poi invece fai la prematurata sulla destra, e lì zac, rendi il paramerifrago libellulato verso il centro, e tu, Antonio, come se fosse antani, ti riverberi il prematurato e vai in gol”.
E loro ad annuire col capo, tanto non è che se gli spieghi una tattica vera si accorgono della differenza, eh.
Ora ho finalmente capito il perché della fissa dei pantaloncini blu: ma perché incendiano le scoregge nello spogliatoio prima di entrare in campo, e se lo fa fanno con la tradizionale braghetta bianca si vede tutto l'alone, cazzo! Era così chiaro.
Questa Nazionale non ha un cazzo, è un trapano senza punta, un pugile senza braccia, e nonostante ciò: scherzone! Semifinalista europea.
Ma vi rendete conto?
Cioè, De Rossi prende un palo alla Pelè con un piede che non è nemmeno il suo (non nel senso che appartiene a tale Ruggero Mirandola, saldatore di Remanzacco, ma nel senso che lui sarebbe destro).
Ma mi seguite? Questa è pura goliardia, è il genio di improvvisazione di chi non ha nulla, sono i ceffoni dati alla stazione alla gente esposta dai finestrini dei treni in partenza nel citato film, appunto, Amici Miei.
Prendi un palo, scuoti il mondo, e poi per 15/20 minuti ti fai impacchettare nella tua area da una squadra di totali incapaci.
E hanno voglia i cronisti a dire “meritiamo noi - se segnano adesso è una beffa”, ma perché?
L'abbiamo fatto per un secolo, noi, a stare indietro e aspettare.
Se segnano non è una beffa, bensì hanno vinto in quanto mentre tu facevi “ehi, mi passi il bratacrà? - Eh? - Prooot!” a Therry, e non la buttavi mai dentro, loro ti segnavano.
Questa è l'Italia di oggi. Non più la qualità di Meazza, Mazzola, Rivera, Bruno Conti, Baggio.
Non più il catenaggio di Valcareggi, il contropiede di Bearzot, l'opportunismo di Rossi e Inzaghi, la potenza di Casiraghi o Vieri, niente più di tutto questo, oggi l'arma è la goliardia.
Ci presentiamo in campo senza punte, come andare a fare un provino per un film porno senza avere il pisello (se non sei femmina, naturalmente) e riusciamo a farci assumere.
E poi, lasciatemelo dire, la genialità maxima, il supremo umoristico assoluto, ancora più di Tafazzi: il cucchiaio.
Ma ti rendi conto?
Tu stai perdendo ai rigori perché Montolivo, e lo si vedeva dallo sguardo che aveva il bagliore d'intelletto tipico della faraona, lo sbaglia, ti presenti sul dischetto, Pirlo, che a parte il cognome sei anche uno serio, pacato, e sfiuk! Fai il cucchiaio?
È ovvio, cazzo, è più che ovvio che dopo di te lo sbagliano tutti. Quella a livello psicologico è roba forte, è una mazzata.
Questa è pura goliardia, è coglionamento dell'avversario.
E Balo? Che se confermato fa segno al portiere dove tirerà il rigore?
Ma qui siamo a livelli goldoniani, scusatemi la similitudine casuale; questa è pura Commedia dell'Arte.
Manca solo Arlecchin Batòcio che entra e dice, “Siòr paròn, zelo suo 'sto cucchiaio? El zera par tera, lo go trovà mi”.
Il portiere ci prova, poverino, a fare il Grobbelar, ma contro una squadra di guitti, che cazzo vuoi fare?
È come sfidare Maradona sul palleggio, Rocco Siffredi a chi ce l'ha più lungo, o Lusi a come si falsifica un bilancio. Ma scherziamo?
E così, fra una pernacchia e una supercazzola, dopo 120 minuti di assedio, dopo due ore di strusciamento senza eiaculazione, dopo due tempi supplementari di preliminari senza penetrazione, ecco apparire lo strap-on dei “tiri dal dischetto”.
I rigori, spesso, infatti, sono come una protesi fallica.
Insomma, se proprio non riesci, ecco: ti metto in condizione di farlo.
I crampi, gli infortuni, Diamanti che gioca nel Bologna, tutte bischerate, tutto scherzo, tutta goliardia; siamo in semifinale e, con questa tattica, potrebbe succedere di tutto, ma proprio di tutto.
Dall'argine pedonale fra Mira e Mirano è tutto, a voi Punto metallizzata.
La sera sono uso, due tre volte alla settimana, andarmi a fare una sgambatina; un po' di jogging per combattere l'avanzata degli anni (per altro inutilmente).
Corro lungo un argine pedonale molto frequentato da gente in vena di movimento serale, dall'altra parte del Taglio Nuovissimo del Brenta, corre una strada discretamente trafficata.
Lungo quest'argine c'è un po' di tutto.
Veri maratoneti che si preparano alle varie corse, pensionati che si godono un po' di brezza serale col loro cagnolino, e una dose non disprezzabile di figa.
Questa sera ce n'era una di spettacolare, camminava a fianco della sua bicicletta immacolata, col pantalone attillato da jogging blue navy che finiva sotto il ginocchio e svelava un camel-toe appena accennato ma comunque di tutto rispetto, la scarpina Nike molto fashion, una magliettina di cotone anonima, bianca, molto attillata che sputtanava, al di sotto, un impianto mammario discreto ma ben rappresentato e dalle linee da accademia di pittura, e il capello impeccabile. Ovviamente nemmeno una goccia di sudore.
Correvo controvento e l'avevo fiutata ben prima di vederla.
Lasciava una scia di Narciso Rodriguez for her che mi avrebbe fatto convergere verso di lei anche fossi stato, che ne so, a Codroipo a correre.
Quando c'è una gnocca, non di rado, c'è sempre una macchina di tamarri che transita sulla provinciale parallela all'argine, dall'altra parte del canale, la quale immancabilmente strombazza per manifestare sonoro e festoso compiacimento verso la beltà femminile in passeggiata.
Caso volle che stasera, da una vecchia Punto metallizzata in transito sulla suddetta provinciale in direzione opposta alla mia (e a quella della gnocca), si levasse un trombettìo mitragliato intermittente, quasi come un sos a solleticare la vanità della bellezza, proprio quando stavo per sorpassarla e mi ci trovavo praticamente appaiato.
Cos'è il genio, amici? È capacità d'improvvisazione e rapidità di esecuzione (cit.).
Senza nemmeno lasciare il tempo alla patonza di godersi quei secondi di finto sdegno per tanta tamarra insolenza, ma che sotto sotto le fa dire “oh, come son figa”, sollevai il braccio e urlando sguaiatamente col fiato affaticato di chi corre risposi alla punto “Ciao Bertoooo, se vedemo dopo!”.
Naturalmente non conoscevo nessun Berto, e mai e poi mai sarei dovuto vedermi coi due pitecantropi a bordo di quella Punto, ma la tentazione di scippare quell'attimo di celebrità alla figa, di legno e di farle credere che non suonavano a lei, ma salutavano me, è stata troppo grande.
Voi direte, con lo sguardo inquisitore da flammatori-pro e quell'aria un po' birbante “ma questo che mazza c'entra con Italia-Inghilterra?
C'entra eccome.
Perché il mio gesto è una delle cose più italiane che un demente possa fare, una di quelle bischerate in stile Amici Miei, e lì ho avuto l'illuminazione, amici.
Lì ho capito il vero senso di questa Nazionale.
Sono dei bricconi, dei goliardi, come nel famoso film.
Loro non giocano a calcio, loro fanno degli scherzi tutti matti a noi, agli avversari, al mondo.
Non è più la nazionale catenacciara di una volta, o quella del calcio totale di Arrigo Sacchi, questa è una nazionale del Buon Umore.
Ora so.
Ma quale Enty-Luigi? Ma che tattica, ma chi se ne frega, loro sono dei guitti, si divertono come dei pazzi.
Io me li immagino a scambiarsi i filmini col telefonino girati con le loro mogli, o a fotografarsi il poparuolo sotto la doccia.
Immagino Prandelli-Tognazzi che fa la Supercazzola a prima di entrare in campo Balotelli e Cassano:
“allora Mario, hai capito, no? Tu entri con lo scappellamento a sinistra, come se fosse gnobica, poi invece fai la prematurata sulla destra, e lì zac, rendi il paramerifrago libellulato verso il centro, e tu, Antonio, come se fosse antani, ti riverberi il prematurato e vai in gol”.
E loro ad annuire col capo, tanto non è che se gli spieghi una tattica vera si accorgono della differenza, eh.
Ora ho finalmente capito il perché della fissa dei pantaloncini blu: ma perché incendiano le scoregge nello spogliatoio prima di entrare in campo, e se lo fa fanno con la tradizionale braghetta bianca si vede tutto l'alone, cazzo! Era così chiaro.
Questa Nazionale non ha un cazzo, è un trapano senza punta, un pugile senza braccia, e nonostante ciò: scherzone! Semifinalista europea.
Ma vi rendete conto?
Cioè, De Rossi prende un palo alla Pelè con un piede che non è nemmeno il suo (non nel senso che appartiene a tale Ruggero Mirandola, saldatore di Remanzacco, ma nel senso che lui sarebbe destro).
Ma mi seguite? Questa è pura goliardia, è il genio di improvvisazione di chi non ha nulla, sono i ceffoni dati alla stazione alla gente esposta dai finestrini dei treni in partenza nel citato film, appunto, Amici Miei.
Prendi un palo, scuoti il mondo, e poi per 15/20 minuti ti fai impacchettare nella tua area da una squadra di totali incapaci.
E hanno voglia i cronisti a dire “meritiamo noi - se segnano adesso è una beffa”, ma perché?
L'abbiamo fatto per un secolo, noi, a stare indietro e aspettare.
Se segnano non è una beffa, bensì hanno vinto in quanto mentre tu facevi “ehi, mi passi il bratacrà? - Eh? - Prooot!” a Therry, e non la buttavi mai dentro, loro ti segnavano.
Questa è l'Italia di oggi. Non più la qualità di Meazza, Mazzola, Rivera, Bruno Conti, Baggio.
Non più il catenaggio di Valcareggi, il contropiede di Bearzot, l'opportunismo di Rossi e Inzaghi, la potenza di Casiraghi o Vieri, niente più di tutto questo, oggi l'arma è la goliardia.
Ci presentiamo in campo senza punte, come andare a fare un provino per un film porno senza avere il pisello (se non sei femmina, naturalmente) e riusciamo a farci assumere.
E poi, lasciatemelo dire, la genialità maxima, il supremo umoristico assoluto, ancora più di Tafazzi: il cucchiaio.
Ma ti rendi conto?
Tu stai perdendo ai rigori perché Montolivo, e lo si vedeva dallo sguardo che aveva il bagliore d'intelletto tipico della faraona, lo sbaglia, ti presenti sul dischetto, Pirlo, che a parte il cognome sei anche uno serio, pacato, e sfiuk! Fai il cucchiaio?
È ovvio, cazzo, è più che ovvio che dopo di te lo sbagliano tutti. Quella a livello psicologico è roba forte, è una mazzata.
Questa è pura goliardia, è coglionamento dell'avversario.
E Balo? Che se confermato fa segno al portiere dove tirerà il rigore?
Ma qui siamo a livelli goldoniani, scusatemi la similitudine casuale; questa è pura Commedia dell'Arte.
Manca solo Arlecchin Batòcio che entra e dice, “Siòr paròn, zelo suo 'sto cucchiaio? El zera par tera, lo go trovà mi”.
Il portiere ci prova, poverino, a fare il Grobbelar, ma contro una squadra di guitti, che cazzo vuoi fare?
È come sfidare Maradona sul palleggio, Rocco Siffredi a chi ce l'ha più lungo, o Lusi a come si falsifica un bilancio. Ma scherziamo?
E così, fra una pernacchia e una supercazzola, dopo 120 minuti di assedio, dopo due ore di strusciamento senza eiaculazione, dopo due tempi supplementari di preliminari senza penetrazione, ecco apparire lo strap-on dei “tiri dal dischetto”.
I rigori, spesso, infatti, sono come una protesi fallica.
Insomma, se proprio non riesci, ecco: ti metto in condizione di farlo.
I crampi, gli infortuni, Diamanti che gioca nel Bologna, tutte bischerate, tutto scherzo, tutta goliardia; siamo in semifinale e, con questa tattica, potrebbe succedere di tutto, ma proprio di tutto.
Dall'argine pedonale fra Mira e Mirano è tutto, a voi Punto metallizzata.
best rece ever