[LSC] Late Stage Capitalism: thread lollino, depressino e rageino (Part 1)



Non penso che il fenomeno Andrew Tate sia prevalentemente colpa di progressisti, femministe etc quello mi sembra più un misto tra il peggio di LSC (alienazione sopratutto) e di classica misoginia old-school.

Ma quello di cui sono assolutamente convinto è che dentro quei movimenti ci finiscono tantissime persone che sono "salvabili" ma gli "attivisti" preferiscono lasciare o lanciare in pasto ai grifter e agli squali con il loro atteggiamento estremamente moralista (guardare l'alt-righter che spruzza merda per l'attivista è l'equivalente della casalinga che guarda il grande fratello, un fetish per sentirsi moralmente e cognitivamente superiore) e con la loro incapacità di capire il mondo al di fuori della loro bolla.

Per esempio l'idea che incel, redpiller etc siano prevalentemente "Maschi bianchi etero cis di destra che stanno perdendo i privilegi" è sostanzialmente un dogma in tutti i movimenti ispirati al femminismo nonostante tutti gli studi demografici indicano che questi movimenti sono incredibilmente eterogenei per razza (i bianchi sono attualmente sottorapresentati perchè le donne sono razziste nella selezione sessuale), religione, orientamento politico (molti preferivano Bernie Sanders a Trump o hanno votato Corbyn in UK) e spesso composti da maschi alienati sotto-privilegiati (classe sociale bassa, soprarappresentanze di disabilità fisiche e cognitive e disturbi di personalità/spettro autistico).


Comunque non ha torto a dire che una grossa quota di misoginia e maschilismo è interiorizzata in parte della popolazione femminile. Basta vedere cagate usa tipo la moda delle "girl boss" a che genere di modelli di essere umano si ispira.
Oh beh, esistono pure interi strati di popolazione il cui orientamento politico, spesso incredibilmente autolesionista, pare essere apparentemente dettato da una più o meno indotta forma antagonista verso un gruppo sociale in realtà incredibilmente attiguo. Nel caso l'elemento di rilevanza dibattimentale dovrebbe risiedere nella prevalenza statistica.
Ma infatti è così, però resta vero che nei liquami della manosfera ci trovi gente della più varia estrazione etnica, sociale, culturale e pure sessuale.
D'altra parte ci sono anche gli omosessuali che votano lega o fdi .
Vero, ma quanto conta effettivamente è la penetrazione partecipativa alle iniziative della comunità, solamente ad oggi, attraverso la lente distorsiva di internet, la percezione complessiva della vastità, rilevanza ed efficacia dell'azione collegiale a mio avviso è largamente sovrastimata quando debba fare altro che urlare collettivamente verso qualcosa; chiaramente non sono soggetti di per se innocui ma l'operatività è cosa differente, ed in questa massa inevitabilmente emerge chi inizi a percepirli come una risorsa a differenti livelli d'utilità, dalla leva elettorale alla frode a vario titolo.


Non te l'ha data, fattene una ragione.


Ma non e' che sta dicendo (solo) quello


Vabbè le sue conclusioni sono le solite
Relevant: https://www.tumblr.com/solahifuefos/707416336348872704


Il fatto che una persona autistica possa essere stronza è ovvio, ma in generale quel post è appunto il nodo del problema.

Si assume che uno sottoscriva a una certa ideologia in quanto per forza un bigotto, bullo, manipolatore o ipocrita (insomma una persona "cattiva" a cui il popolo dei "buoni" che sottoscrive a tutte le "idee giuste e corrette" su left-twitter deve opporsi) quando in realtà la prima variabile che determina la possibilità che un individuo sottoscriva a quel tipo di ideologia sono altre (nel caso incel, è semplicemente l'aver relazioni sessuali o sentimentali) e a sua volta questo fatto è strettamente correlato alle abilità sociali di cui un soggetto autistico spesso latita.

Insomma again, tendenza a moralizzare le interazioni sociali come se non fosse pieno il mondo di bulli, manipolatori etc di entrambi i sessi che rimorchiano come non domani che vengono percepiti come latin lover mentre magari il soggetto autistico viene percepito come "creepy" e che "mette in soggezione" perchè magari dice quello che pensa o non riconosce i segnali sociali.




E' anche pieno di persone autistiche che nessuno classificherebbe come incel, e di persone incel che non sono autistiche.



si guarda, pieno cosi' di incel che non sono bigotti


Bhe gli autistici sono una percentuale bassa della popolazione (<3%) ma clamorosamente sovrarapresentati nella manosphere con certi studi che indicano percentuali tra il 15 e il 42% in base alle stime.

Quindi hai sostanzialmente due opportunità

-Dire che una certa popolazione è portata a certi comportamenti bigotti, reazionari e blabla per motivi genetici o culturali (che è quello che ironicamente asseriscono i razzisti sui neri o sui musulmani)
-Dire che esistono problematiche per cui una certa popolazione è disproporzionalmente portata a sottoscrivere certe ideologie per motivi svariati

La mia idea del perchè questo succeda è un misto della capacità della manosphere di reclutare tra ragazzi isolati che non hanno molti contatti positivi con coetanee del sesso opposto e quindi è facile vendergli delle teorie internamente coerenti tratte da un mischione in salsa misogina di pseudo psicologia evolutiva.

Ma è anche una completa incapacità di capire che questi ragazzi provano spesso sulla loro pelle il fatto che ci sia una discrepanza tra quello che le donne dicono di volere da un ragazzo nei discorsi "progressisti" a livello di preferenze dichiarate (dolcezza, sensibilità, capacità di rendersi vulnerabile, mancanza di "mascolinità tossica" e altre cose moralmente corrette) e quello che in realtà esse cercano con le proprie preferenze rivelate che spesso non sanno neanche loro cosa sia ma è altamente correlato alle abilità sociali.

Alla fine se prendi quasiasi paper femminista su "about the creepy things men need to stop doing" e ci togli due o tre robe plateali (non uccidere, violentare, stalkerare etc) hai sostanzialmente il ritratto di un autistico ad alto funzionamento che ha molta più difficolta del normie a essere in grado di leggere quando l'approccio è voluto o meno e come affrontarlo, quello che socialmente indicato dire e cosa no etc.


Il primo punto e' vero, il secondo e' una proiezione tua.
Non esiste "quello che le donne vogliono". Stai prendendo meta' della popolazione umana e facendo un mischione spaventoso. Trovo per altro piuttosto interessante come tu ti periti a fare distinzioni di fino sugli incel, ma invece le donne sono un robo unico che vuole le stesse cose e si comportano alla stessa maniera.


Certamente non tutte le donne vogliono le stesse cose, ma resta il fatto che ci sono atteggiamenti che la stragrande maggioranza delle donne eterosessuali trova come "turn-off" che sono molto più frequenti nella popolazione autistica e spesso non sono voluti.
Ma questo mica e' colpa delle donne, del femminismo o di chichessia, una donna ha tutto il diritto a volere un partner che puo' relazionarsi con lei in una maniera funzionale, lo dici come se le donne dicessero che non e' vero e poi facessero cosi', invece sono abbastanza sicuro che la maggior parte delle donne lo dica esplicitamente che vuole un partner che si sappia relazionare in maniera funzionale, stai facendo una marea di confusione per poter non dire esplicitamente ma in sottotesto guarda ste donne che dicono A e poi fanno B lol.

Ma... tu con una donna ci hai mai parlato? Perche' ho l'impressione di avere le idee piu' chiare io di te su cosa vogliono, il che e' dire molto
Cioe' lo dici come per dire guarda sto femminismo kattifo, per colpa loro ora le donne si son messe in testa che e' un loro diritto avere un partner con cui sentono di poter relazionarsi in maniera che siano a loro agio lol ma in che cazzo di buco dell'algoritmo sei finito


Purple pill
Ma una donna è libera di mettersi con chiunque voglia ma figurarsi.

Io su ste cose la penso esattamente come la penso per robe tipo gli estremi della body positivity: se sei sfigato/a che ingrassi 10 volte tanto mangiando la metà bhe vuol dire che dovrai fare molti sforzi in più per adattarti....non puoi pretendere che la gente dica che sei bella/o se non ti vede così o facciano la gara per mettersi con te, puoi pretendere di non essere bullizzato e non discriminato ma non di essere apprezzato o addirittura desiderato.

Quindi o soffri la fame e fai corsa/palestra o accetti la battuta e gli svantaggi in certi ambiti relazionali non puoi avere la pretesa di controllare le opinioni altrui.

Idem se hai difficoltà sociali e interelazionali il dovere della società è provvedere un contesto di tolleranza e non discriminazione ma non di accettazione e/o desiderio che devi essere in grado di ritagliarti da solo. Devi fare molti più sforzi a parità di risultato di un Normie, unlucky così è la vita.

Per il resto non penso assolutamente che tutte le donne siano uguali o cerchino le stesse cose, io analizzavo i motivi per cui uomini isolati possano sentirsi aggrediti dai movimenti femministi e rifugiarsi nell'alt-right che non siano il solito cliché "stanno vedendo messi in discussione i privilegi del patriarcato", perchè la maggioranza di questi sono individui che dati alla mano sono tutt'altro che privilegiati anzi spesso molto meno privilegiati del maschio femminista medio.

La mia impressione è che molti finiscono lì dentro perchè è l'unico posto dove determinate tipologie di maschi oggi vengono ascoltati e le loro esperienze validate.


Beh, e cosa puoi farci in merito ? Certamente non vedo come alimentare, o giustificare l'impiego deliberato, un approccio sistematicamente ostile in un risentimento generalizzato possa aiutare. Probabilmente le persone emulanti di questo approccio perché spettatori di spesso estremamente artificiosi esempi altro non fanno che ridurre ulteriormente la loro desiderabilità, sempre sia quello i loro scopo, se non altro perché scimmiottano atteggiamenti che non sono loro propri in partenza ed ancora una volta lasciano siano altri, in maniera non differente dal tanto temuto femminismo, a dettare i parametri del rapporto.

Senza dubbio esistono persone, probabilmente in numero crescente, che seppur essere complessivamente o potenzialmente positive nelle relazioni per una serie di ragioni non sono in grado di esprimere fattivamente queste qualità perché falliscono negli schemi d'interazione canonici, perché si, la società genera e promuove aspettative la cui esecuzione non è così canonicamente garantita, è chiamata emarginazione. Curioso tutt'oggi e molto più nel recente passato questo processo avvenisse con maggior forza ed in maniera sensibilmente più iniqua nei confronti delle donne stesse però, e con finalità e risultati assai più incisivi nella vita degli individui.

Quindi cosa fare quando si rientra nel campo dell'indesiderabilità ? Immagino si possa iniziare a sensibilizzare la popolazione femminile, per esempio, che determinate apparenti carenze non siano magari così definitivamente squalificanti mentre al contempo si può lavorare sulle spigolosità meno desiderabili. E' un processo lungo e non posso non notare l'ironia delle similitudini.

Alle perse pure rifuggire l'achievement sociale del rapporto di coppia è una strategia percorribile, imparando pure a fregarsene dell'incasellamento conseguente, cercando altri metodi di appagamento magari, ma arrivare ad avere atteggiamenti di astio aprioristico lo vedo come un approccio immaturo da giustificarsi a posteriori con ogni mezzo necessario e generalmente creare sul percorso vittime di natura collaterale.

Capisco tu voglia accusare un certo fondamentalismo nelle argomentazioni sia a sua volta all'origine, forse, non condivido completamente, di generare in conseguenza una contro-rivoluzione di atteggiamenti integralisti di natura sessista ma le circostanze di partenza non sono neutrali, neutre o bilanciate.