Esattamente la descrizione della mia attuale commerciale
Tante belle parole, promesse, unicorni… e soprattutto “sei un consulente, non passare la vendita” ma poi si incazza con “sei tu che non hai saputo vendere il prodotto” se le cose non vanno. Perché poi deve farsi bella coi piani alti.
Sti soggetti hanno spesso un triste destino: la rete che reggono con lo sputo delle bugie prima o poi si sfalda, soprattutto quando anche i più fidati iniziano a voler andare in altri reparti o ancor meglio trovano offerte lavorative migliori.
E li vedi che iniziano a iperventilare con la bocca nel sacchetto, all’idea che dovranno andare dai culi che leccano a spiegare come mai non è rimasto più nessuno
E succede eh…
Volevo per prima cosa ringraziarvi tutti per le risposte, avrei voluto passare di qui prima.
Le cose da dire sono infinite, non so bene da dove cominciare. Adesso rileggo e provo a commentare dove possibile.
Credo che questo sia un passaggio fondamentale, riconosco totalmente i miei limiti. Non riesco a “mettere i paletti”, specialmente con un certo tipo di persone, constringendomi così ad evitare il conflitto, anziché affrontarlo di petto.
È tossico principalmente per questi fattori:
Disorganizzazione totale
Tutti vogliono comandare, pochi fanno
Pochissima democrazia e meritocrazia reale, va più a feeling
Se sei intelligente sei svantaggiato
No, no
Non è una persona sola, in effetti, ma quando lui non c’è lavoro meglio, semina meno negatività, influenza meno il boss e ho più spazi di manovra.
Esattamente
È un discorso un po’ complesso che tocca punti come l’abitudine, la stabilità economica, il tempo breve di arrivo in ufficio. E il fatto che reinventarmi oggi mi farebbe un po’ paura, sì, ho sempre dato valore al mio tempo libero per altri progetti.
Conferma pure, ma preciso che quello che ho scritto è anche una critica a te, nel senso che devi saper mettere paletti e rendergli impossibile approfittarsi di te.
