Comunque, stronzate a parte l'italiano ormai è trattato come una pezza da piedi. Si può discutere per anni di cause e conseguenze senza arrivare da nessuna parte che non sia l'ovvio palese e scontato.
Tra l'altro, gran parte delle persone che nemmeno hanno sufficienti nozioni grammaticali e sintattiche per mettere su carta un periodo di tre righe senza commettere errori da matita rossa pensa di avere ispirazione artistica sufficiente per elevarsi nell'olimpo dei poeti o dei narratori.
Personalmente dopo anni passati ad inveire, ho smesso. Tutto sommato tra le mie conoscenze sono pochissimi i casi così gravi, che il mondo sia pieno di ignoranti non è e non può diventare un mio problema.
Volendo c'è "a me mi" c'è l'1 messo in numero, la h che manca sul verbo avere, il c'è scritto ce, la h di troppo sulla congiunzione e l'accento che manca sul verbo essere.
Però suppongo che fosse ironico, mi sa che ti sei dato la zappa sui piedi
Un conto è la mancanza di cultura, un altro la mancanza di informazione. Posso essere d'accordo sul fatto che una buona cultura renda più facile l'accesso ai mezzi d'informazione, ma per quanto possano essere in parte legate sono due problematiche totalmente diverse.