Là dove osano quelle cazzo di aquile

Esatto, e’ l’unico libro fantasy dove il potere lo devi distruggere, non acquisire.

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Che poi eh, ricordiamo che il concetto di ‘’ potere ‘’ in tolkien e’ un po’ particolare, visto che Sauron viene battuto da… un cane :asdpunk:

Anche in Elric è così. Il potere corrompe, devasta, distrugge e si ritorce contro chi lo impiega.

Ma li il potere lo cercano, anche se alla fine li divora tutti.

cmq ho trovato questa bella cartina: Perche’ i Valar non intervengono?

Ecco il prima e il dopo dell’ultimo intervento dei valar.

Ma tutte quelle terre non segnate a sud nord est? Non viene detto cosa c’è in quelle zone?

Gni.
Ma che domanda inutile è?
L’autore deve mettersi a ricoprire di contenuto ogni cm2 di mappa?

Si sa solo fhe sono zone doge l’ombra ha vinti. Numenoreani (non di colore :asdpunk: ) e Sudroni a sud, esterling a est.

Ci dovrebbero essere anche due istari a est

a diventare potenti e passare i millenni a inventarsi nuovi modi per comandare essere inferiori con l’obiettivo di distruggere tutto ci si riesce anche da soli
per combattere il male ci vuole lo sforzo di tutti, coralmente. non è un caso che il primo libro si chiami “la compagnia” dell’anello. ognuno dei compagni da solo non sarebbe arrivato da nessuna parte, e non solo per le scarse potenzialità (hobbits) o per il potere intrinsecamente malvagio dell’anello (Legolas, Gimli, Aragorn, Bormoir su tutti). non si sarebbe salvato nemmeno Gandalf. l’insegnamento principale di LOTR è che da solo non ce la fai. e anche la Compagnia da sola non ce la fa, ha bisogno degli Elfi, dei Rohirrim, di Gondor, degli Ent, perfino degli spiriti e della follia di Gollum. combattere le tenebre e la distruzione, costruire pace e prosperità… da solo “di forza” non lo può fare nessuno, senza cedere alle lusinghe della volontà di potere (vedi Saruman che a una certa dice “non ce la faremo mai” e fa il giro e va full nazi o Denethor che stoicamente resiste nella sua Minas Tirith ma alla fine gli si scioglie il cervello e finisce arrosto con le sue stesse mani)