Il nucleare in italia

Prima di esprimere il mio pensiero...

è meglio questo topic qui o in politica? no perchè si era fatto anche un referendum nel lontano 86
La questione non ha in realtà una collocazione esatta. Esistono pro e contro, da un punto di vista scientifico, che devono essere conosciuti e non sono semplici da apprendere ma che possono essere valutati e pesati solo a livello politico.
Il primario pregio del nucleare è il relativamente economico costo dell'energia; il combustibile (uranio o plutonio) è disponibile in maniera relativamente diffusa su tutto il globo e non si rischiano di fatto cartelli come per il petrolio. La tecnologia è nota e il pericolo di guasto nucleare è realmente ridicolo, posto un minimo di attenzione nella collocazione della centrale (ecco, evitiamo di metterla sotto l'Etna insomma). La radioattività prodotta dalla centrale al di fuori dello stabilimento è così bassa che si rischia molto di più a farsi una lastra ogni paio d'anni.
Il difetto primario è la persistenza praticamente infinita delle scorie, che non sono solo quelle del combustibile, ma anche la centrale stessa, nelle parti interne, per le quali il trattamento rimane critico e non si risolve certo seppellendoli sotto la sabbia.
La questione è stata dibattuta a lungo.
A mio parere la scelta contro il nucleare è stata dolorosa ma giusta nel passato (1986): nella prospettiva di altre fonti alternative, il solare e l'eolico in primis, e la possibilità concreta della fusione, il problema atomico era semplicemente troppo elevato.
Oggi, a distanza di 20 anni, scopriamo che le fonti alternative non hanno avuto sufficiente sviluppo e l'Italia paga la scelta energetica.
Tuttavia oggi, ancora una volta, la scelta nucleare è sbagliata e, nel caso di referendum, rivoterei "no" con forza. Innanzi tutto perchè i problemi permangono, ma soprattutto perchè oramai una centrale a fissione ha un prevedibile ciclo di vita utile di massimo 15 anni, dopodichè anche l'uranio diventa troppo costoso. 15 anni oggi sono troppo pochi per ripagarci il costo opportunità del nucleare e gli stessi soldi possono essere investiti altrove.

Il fatto è che, purtroppo, si ragiona sempre con prospettive lunghe una legislatura; un serio programma di ricerca in Italia porterebbe i nostri scienziati, che sono per queste cose sicuramente tra i migliori del globo, a grossi progressi sia nell'ambito della fusione calda e fredda, sia nell'ambito delle energie alternative. Ma di fronte a leggi come l'attuale riforma dell'università che, per carità, viene a mio favore non essendo un dottorando, ma che di fatto amplifica il precariato universitario e dunque allontana ancora più menti dalla ricerca pubblica (quella privata in Italia è ancora lontana dal divenire su questioni di energia), e che viene da una lunga serie di normative, sia di destra che di sinistra, atte alla demolizione della qualità del sapere per accontentare sempre più genitori e 20enni con il pezzo di carta facile, la prospettiva è grigia.

Rimane come sempre l'iniziativa privata, la quale, in Italia, ha sempre avuto ottimi spunti, soprattutto lontano dai grandi centri urbani (Milano, Torino, Roma), che potrebbe approfittare dell'onda lunga della futura ed inevitabile crisi energetica globale.

Helm
Che senso ha dire no al nucleare se oltralpe ci sono centinaia di centrali?


Si fa troppo spesso l'errore di pensare che il problema sia un incidente nucleare catastrofico. Quello è rarissimo, molto più di altri eventi egualmente dannosi, ad esempio la fuga di una tossina da un laboratorio, una epidemia di mucca pazza e cose del genere.

La questione è che le centrali francesi/tedesche sono state fatte prima, e il loro costo/opportunità, ovvero la somma dei costi per costruirle, produrle energia e infine smantellarle, è stato ripagato.
Adesso costruire, mantenere e poi smantellare in futuro una centrale costerebbe troppo.

Con gli stessi soldi, sovvenzioni le agevolazioni fiscali per le nuove costruzioni con il tetto a pannelli solari, e a medio-lungo termine hai un risultato migliore.

Tra parentesi, basta vedere cosa succede fuori di casa nostra: la Germania, che ha una crisi economica maggiore della nostra, ha votato da pochissimo una legge per la non costruzione di nuove centrali e il progressivo smantellamento delle presenti; il Giappone produce più del 70% della sua energia con il carbone e investe in nuove energie.
Solo la Francia ha molte centrali, ed è frutto di una scelta politica da sempre poco attenta all'ambiente, come hanno testimoniato gli esperimenti nucleari nella polinesia di solo pochi anni fa.

Un tetto in pannelli solari in Italia consente, nei 9 mesi non invernali, di avere una produzione di energia di più di 5 kwatt, più l'acqua calda per il riscaldamento (posto di fare un impianto seri), contro la richiesta media di una famiglia di circa 3.5Kwatt. L'energia prodotta in avanzo quando non viene richiesta (tipo di mattina quando tutti sono al lavoro) la compra l'enel che rimborsa in termini di energia nelle ore notturne quando i pannelli non funzionano. Con l'opportuna politica di risparmio energetico e di uso dell'energia in modo intelligente (tipo non accendere il ferro da stiro, la lavastoviglie, il condizionatore e 3 pc insieme), la bolletta elettrica per la famiglia diventa zero o vicino allo zero, mentre il costo della bolletta del gas, sulla quale incide prevalentemente il costo per il riscaldamento domestico, viene ridotta di un buon 50% nell'anno.
Senza agevolazioni fiscali, come ora, ci si ripaga i costi di impianto (non enormi) in 3-5 anni, a seconda delle zone dove si vive e al consumo.
Ovviamente, la mancanza di conoscenza sull'argomento e la difficoltà di improntare direttamente cifre comunque importanti per l'adeguamento delle strutture abitative attuali, blocca di fatto l'adozione di tale tecnica, che invece verrebbe rilanciata con le opportune leve fiscali.

Se fossimo tutti pià intelligenti, fra qualche decennio i francesi diranno: perchè noi dobbiamo gestire le score e gli italiani si abbronzano come porci sul tetto? MERde'?
Helm


beh io sarei favorevole al nucleare, ma utilizzando reattori autofertilizzanti veloci che permettono di creare più materiale fissibile di quello che consumano e maggiori quantità di energia.
(per chi volesse informazione più approfondite il link)
per quanto riguarda lo smaltimento delle scorie basta gettarle nella fossa delle marianne tanto lì non fanno male a nessuno


come minimo dopo 20 anni ci vediamo un superpesce degli abissi che prende di mira NY
dopo il reply di Helm si potrebbe anche chiudere il 3D.
quanto paga al mese un impiantino a celle fotovoltaiche sul tetto con tutti gli accorgimenti per il risparmio energetico sopra citati ?
mi compro una casa e vivo di rendita

e se si bucano o corrodono i contenitori/implodono per la pressione/terremoto sottomarino/varie ed eventuali ?
economia dell'estremo oriente a puttane .... ehi potrebbe essere un'idea


a 11 km di profondità non ci sono molte possibilità che le correnti tornino in superficie
e che ne sai ? magari sul fondo ci sono sorgenti tipo solfatare/microesalazioni di bolle di metano che rimescolano tutto

almeno si sbrigassero a realizzare le piattaforme di lancio orbitale assistito con elettromagneti (insomma, gli ascensori elettromagnetici Terra->orbita)
così si buttano tutte verso il Sole e i problemi sono risolti


hanno fatto degli sutdi, la fossa delle marianne è geologicamente inattiva.

è la soluzione più economica
Il fatto che tramite il mare, un fluido, la Fossa sia connessa al 100% delle creature viventi, che a 2000metri sotto il mare non c'è attualmente materiale contenitivo che regga alla pressione dell'acqua e che l'acqua salata sia notoriamente altamente corrosiva per qualunque materiale, soprattutto alle condizioni estreme della Fossa stessa, non ti fa indubbiamente venire il dubbio che non sia una grande soluzione.
Tuttavia, se pensiamo che la Francia ha fatto esplodere nella Polinesia 2 bombe atomiche sottomarine fregandose altamente dei danni causati all'ecosistema della zona, sicuramente puoi trovare dei coglioni ad alto livello politico che ti danno ragione.

Ma io, che sono un povero ingegnere vecchio stampo e che tendenzialmente vorrebbe evitare la crisi ecologica che ci aspetta fra qualche anno e contemporaneamente anche quella energetica che ci aspetta fra qualche decennio, preferirei vedere pannelli solari su ogni casa, qualche spreco energetico in meno (ad esempio con l'impedimento dell'uso delle automobili nelle grandi città e l'abbattimento dei costi per il trasporto con i mezzi pubblici, una politica ferrea di risparmio energetico e una azione politica meno diretta al PIL, IMPS, ILOR, e tutte le altre belle siglette ma alle cose serie), piuttosto che costose centrali atomiche. Ma c'è carenza di cultura e di buon senso, in giro.

Helm


hai moltissima ragione da vendere ma io ritengo che pannelli olari ad hoc, eolico, idico, geotermico, gas non basterebbero a soddisfare il fabbisogno italiano neanche se la popolazione sarebbe dimezzata, figuriamoci tutta.
sono favorevole alla costruzione di pannelli solari, ma il mio progetto urbanistico è differente. ritengo che sia opportuno concentrare tutta la popolazione in grandi metropoli magari "controllate" demograficamente.
impianti fotovoltaici non basterebbero per quste città, quindi sarebbero necessarie delle centrali.
molta energia a basso costo

e poi vuoi mettere il potere di imbrigliare l'energia dell'atomo...
vedremo il jet francese quando sarà operativo se converrà la fusione nucleare o no


senza dubbio la fusione nucleare è la chiave del futuro


l'energia delle stelle nelle nostre mani...

Noi i veri Dei!

ehm, FOSSE dimezzata

Ad ogni modo, il nucleare ha un altro problema che mi preme mettere in evidenza. La Francia, bene o male, riesce ad ammortizzare i proprio costi sia perchè è ricca essa stessa di uranio, sia perchè ESPORTA corrente elettrica. E' una cosa che noi non potremmo fare assolutamente, essendo ormai il mercato energetico europeo diventato saturo.
Le celle fotovoltaiche, assieme all'IDROELETTRICO, mi sembrano quelle col minore impatto ambientale (sia le CENTRALI solari che quelle eoliche non sono proprio il massimo da vedere in campagna ).
Ad ogni modo mi associo, il fatto è che bisognerebbe drasticamente ridurre i consumi.
Hai ragione sull'impatto estetico, ma le celle fotovoltaiche hanno rendimenti bassi, difficili da giustificare in termini economici presi da soli.
Una zona di campagna in cui si alternano sia pannelli solari a conversione di calore (e fotoelettrici contemporaneamente) che mulini a vento, potrebbero generare abbastanza energia per ettaro da poter, ad esempio, competere con il valore produttivo del terreno agricolo e ripagare l'impatto ambientale nella zona. E sarebbe un buon investimento per il futuro, comunque vada a finire l'esperimento del Jet in Francia.
E comunque i pannelli sui tetti neanche si vedono e quelli producono energia a conversione di calore comunque interessante, probabilmente non esorbitante ma interessante. Nella mia casa e in quella di mia sorella (in ristrutturazione ora e fra un paio d'anni) probabilmente verranno messi i pannelli e tasteremo con mano. Se ci metteremo 10 anni invece che 5 per ripagarceli, pazienza.. la spesa non è così elevata e l'investimento merita.
Se non si è capito sono un forte sostenitore delle energie alternative

Helm


beh per uno che ha il fungo atomico come avatar

bhe, prima avevo l'avatar personalizzato, poi per errore l'ho tolto e non ho capito più come rimetterlo

EDIT - Scordate tutto, ho trovato la maniera (macchinosissimo )