Hatred | uno sparatutto horror



Me, singola persona, ci vede "troppo" anche per molto meno, ma il punto non sono io.

Il punto è che Tuco ha tirato in ballo una questione secondo cui esiste un limite massimo oltre il quale non si può o non si dovrebbe andare, io, francamente ritengo che questo sia un concetto smentito dall'apatia stessa della società che si abitua a cose considerate prima improponibili al punto che poi "per stupire qualcuno" si è disposti a puntare sempre più alto.


E' un discorso che sfocia anche nella libertà artistica ( perchè l'arte non può lasciare indifferenti, altrimenti non è arte), anche se in un videogioco del genere è difficile trovarci attenuanti o pregi tali. Lo riconosco, ma... film come Hellraiser all'epoca fecero scandalo proprio perchè qualcuno disse... "ma non è un pò troppo? Non è di un cattivo gusto esagerato?"


Il vero problema, qui, non è il tizio nero che accoltella una donna incinta. No, il problema VERO è che il videogioco è una forma di arte che richiede interazione diretta con chi ne usufruisce.

Un film , per quanto scabroso e immorale comporta una barriera tra lui e lo spettatore, il videogioco no.
Quindi non è tanto IL COME uccidi, ma il fatto stesso che uccidi e scegli di farlo. Il diiscorso di Ɍorschach è quello che ci prende di più, qui dentro.


Ed è per questo che non ha nessuna importanza se in un videogiochi puoi ammazzare bambini e cagare su di loro, è OVVIO che è un'azione oscena, ma lo è anche anche sparare ad una persona. Non esiste un modo "cortese o rispettoso di ammazzare qualcuno". E' sempre un atto di brutalità.

Solo che l'omicidio violento è disturbante perchè SOTTOLINEA la brutalità di questo. Sparare ad una persona è un gesto freddo... distaccato.


E qui si ritorna al discorso della sensibilità che facevo prima.
Ognuno di noi ha un suo livello di tolleranza e una propria asticella oltre la quale non vuole andare, ma questo non è un valore comune per tutti e superare il valore "degli altri" non è necessariamente sintomo che uno è uno psicopatico.

Certo serve maturità per tutte le cose, anche per giocare ai videogame visto che ormai molti di loro hanno la pretesta di raccontare qialcosa e il giocatore è chiamato ad immedesimarsi ad un livello maggore rispetto ad un film dove è mero spettatore.


?

riguardati un gameplay su youtube...

l'unica cosa e che al tempo c'erano tot limitazioni tecniche.

A me è venuto un esempio migliore, arancia meccanica. Ora è umanamente definito un cult e apprezzato da cinofili e non, eppure il paragone con il protagonista del trailer non è tanto distante. Nella serie Utopia uno dei personaggi principali fa una strage in una scuola tra bambini e insegnanti, oltre a torturare alcuni innocenti e nella 2° stagione finiamo addirittura a patteggiare per lui.

Quindi alla fine tutto sta a come ci vengono raccontati questi episodi di violenza e di sicuro sono un valore aggiunto eccome, nel delineare la psicologia di un personaggio.

Poi ripeto per l'ennesima volta, se uno tocca questi temi solo per far pubblicità a un prodotto insulso è indifendibile a priori.
Alla fine credo dipenda molto dal grado di consapevolezza di chi fa queste cose. viene lecito chiedersi quanto consapevoli siano gli autori di questo videogame, perchè un videogioco che vuole sottolineare la brutalità di questo personaggio, dovrebbe per l'appunto schifare e inorridire il giocatore al punto che questo prenda notevolmente le distanze dal suo avatar, ma per andare avanti nel gioco è necessario calarsi nella parte. E' un pò una contraddizione e il fatto che il gioco sembri soltanto essere una carneficina di civili non aiuta Un assassino solitario che da solo stermina una città falciando anche le forze dell'ordine che vengono per bloccarlo, diventando a tutti gli effetti una forza inarrestabile nelle mani del giocatore, a me sembra un sfoggio di potere e potenza non indifferenze come concetto.


Una cosa che, a mio parere, aveva senso, per quanto Call of Duty sia quello "che sia", era "No Russian". Narrativamente funzionava e la cosa era portata avanti consapevolmente ( infatti funziona anche come pugno nello stomaco, oltre che per pubblicità)
si ma, per dire, io non riesco più a mangiare carne e derivati da qualche anno ormai perchè associo il prodotto finito alla violenza sull'animale, cosa che non sopporto. Qua perchè mai una persona dovrebbe trovare così insopportabile sto gioco? Perchè una ragdoll di pixel realistica viene squartata dal mio personaggio virtuale? Ma anche sticazzi? Sarò strano io, ma una violenza virtuale e una violenza reale nella mia testa subiscono due processi nettamente distinti, e non perchè sto facendo la differenza tra spettatore o parte attiva. Non mi desensibilizza certo alla violenza reale il giocare a roba simile, ma non penso di essere io l'eccezione alla regola. Per dire, a me fregherebbe anche un cazzo di donne e bambini nel videogioco, ma non per questo il mio sogno segreto è fare stragi. O anche, se vedessi al tg una scena simile non credo proprio che direi "ah va che figata, ho fatto lo stesso oggi pomeriggio ma a lui è uscita una combo migliore", altrimenti dopo tutti gli anni passati su gta, doom, /random gioco violento dal 90 a oggi ora come ora dovrei essere già nel braccio della morte

Scusate, sono concetti già detti, però spero siano chiari un po' a tutti. Se poi si parla del ragazzino, sono d'accordo che ogni età ha degli intrattenimenti adatti, e un gioco simile non lo lascerei a mia figlia a 8 anni. Però fermatevi a considerare che 1) non tutti sono stupidi e la maggior parte direi che riesce bene a distingurere virtuale e reale 2) finchè non si parla di alienazione credo che un ragazzetto di 15 anni che di nascosto mette le mani sulla copia pirata di hatred non avrà certo chissà quali nefaste conseguenze nella vita. Penso che famiglia ed educazione siano quello che forma il carattere, non un hobby che si può portare avanti un 2-3 ore al giorno in età adolescenziale. Se invece trovate quello che sta sui videogiochi 13 ore tutti i giorni, capite bene che quello che è sbagliato è molto più a monte.

Ma poi pensateci, a carmageddon voi avete giocato dai 18 in su? Io non penso, e comunque io no e tutti sti discorsi c'erano già eh. Mi ricordo ancora quante polemiche sui ragazzi che avrebbero emulato il videogioco, stirando gente perchè avrebbero emulato il gioco non capendo la realtà. E' mai successo?

Cioè la mia preoccupazione principale per sto gioco è che alla fine sia palloso per la ripetitività di certo non per tutti i pipponi stile "eeh troppo estremo".
Non è che stiamo parlando di un fine lavoro di narrazione artistica, come possono essere dei film in cui si crea un legame emotivo con il protagonista, con dialoghi profondi e tutto il resto. Se anche sono io a dover controllare nathan explosion e dover fare stragi a random, non riesco ad empatizzarlo più che un personaggio a caso di una serie tv.

L'invocare una censura controllata globale, che sia su limiti di velocità o su questo genere di media, la vedo una follia tale che neanche 1984 dai su.


Ma infatti sarà sicuramente un gioco del cazzo che provi giusto per provare, ti fai le tue stragi un paio d'ore e una volta esaurite tutte le combo e animazioni esci e disinstalli per la noia.


Sai, roba tipo l'elettroshock per pedoni?
Such realism, much seriousness.

Non erano soltanto limiti tecnici, era proprio il mood del gioco che non si prendeva sul serio.
Tra l'altro, fosse anche solo una questione di limiti tecnici, sarebbe comunque rilevante.

Che poi anche Carmageddon è stato ritenuto inopportuno, ai suoi tempi - e personalmente lo ritengo decisamente più leggero di questo.



Aspettative? Non sono aspettative, sono posizioni. Non mi aspetto nulla di particolare, né invoco la censura.
Osservo e giudico di conseguenza, più semplicemente. Tant'è che non mi pare di averlo definito in maniere diverse dal "poco opportuno".
Il problema di questo gioco (sempre dando per buono quello che sembra essere dal video) è che gli manca un contesto in cui muoversi per "giustificare" il tutto, gli manca un leitmotiv, che può essere una storia o un gameplay divertente. Non sono le azioni scabrose il problema (pure nella terza serie di game of thrones viene accoltellata una donna incinta) ma il loro essere effimere.


Mi sembra che Tuco si riferisse ad un qualcosa di esclusivamente personale.
Io invece mi riferisco proprio all'aspetto psicologico, rispetto al quale incide eccome il fatto di essere più o meno esposti, attenti e/o coscienti della violenza o di contenuti violenti.
Altrimenti non esisterebbero i "rating" , per i film o per i videogiochi o altre forme di intrattenimento, che cercano di tutelare appunto la psicologia infantile / dei minori
mio al day one


Non mi è piaciuto proprio perchè aveva troppe pretese di essere OMFGSOEDGY, tipo Von Trier
nessuno ha nominato State of Emergency?
quello era divertente

sono dell'idea che se ad uno danno fastidio certe cose basta che le eviti e morta lì.

esce il tal videogame/film/salcazzo che "omg ma come si fa??":
a) non mi piace/interessa, ne sono offeso/schifato -> non me ne interesso
b) mi piace/interessa per qualsiasi motivo -> me ne interesso

fine, cioè se fossi nella categoria a non andrei a fare discussioni sul nulla.
è un videogioco, non è obbligatorio giocarci, perché farla sempre complicata...

detto questo...
molto interessante se sviluppano bene la sfera psicologica del personaggio (ma non mi pare sia l'obbiettivo, a leggere delle interviste)
interessante anche se non lo fanno: insomma è un gioco fatto perché si può e non vedo perché no.

e gli effetti di distruzione ambientale sono carini


Sempre gioie karlo

Visto si parla di pretesa di realismo basterebbe far si che basta un proiettile per metterti fuori gioco e che la polizia sia un pericolo maggiore rispetto a un comune GTA.
Per lo scopo, potrebbe essere proprio la nostra mente che ci comanda o ci chiede ogni sera di eseguire un determinato massacro per placare la propria ira. E sta a noi trovare la strategia migliore per allarmare al più tardi le forze dell'ordine e allo stesso tempo riuscirci ottenendo più gratificazione possibile.
Un misto tra hitman e postal per intenderci.

Cmq aldilà dell'assassino o stupratore a me piace proprio l'idea d'impersonare il cattivo di turno, senza dargli sfaccettature da brava persona e giustificando la sua cattiveria per vendetta, giustizia o fama di potere (ma sempre rivolta contro altri criminali), tutto per far si che chi guarda o gioca non gli risulti indigesto.
Avere il punto di vista del cattivo è un campo totalmente inesplorato anche in altri media, e a me piacerebbe venisse mostrato in tutta la sua brutalità, come è giusto che sia.



Stai praticamente descrivendo "uno" degli aspetti secondari di Trevor di GTA V , Ricordiamoci che quello che "secondo alcuni" è il personaggio migliore di GTA V è in realtà un pezzo di merda di bassissima lega che si mette letteralmente a fare stragi in mezzo alla strada ( si proprio "missione strage") perchè colto da rabbia omicida.


Non so se è chiaro, ma la pretesa di realismo / verosimiglianza è da considerarsi negativa in questo contesto.



C'è un motivo se è così - e no, in realtà in altri media non è completamente inesplorato.

Se fosse fatto nella maniera adeguata, dovresti trovar disgustoso giocare. Che non è esattamente il fine di un gioco.
Se non lo trovassi disgustoso, con tutta probabilità ci sarebbero elementi di glorificazione, ed è sbagliato sotto parecchi punti di vista.

Quindi direi di no, non "è giusto" che sia così, né da un punto di vista generico, né a maggior ragione specificatamente per il media in questione.



E' ovvio che un grosso sticazzi per molti videogiocatori risolve tutto (incluso me) ma capisco benissimo se qualcuno solleva la questione, soprattutto in questo caso e soprattutto considerando sempre che i videogiochi ormai sono fruibili anche da bambini.
per piacere.
non cominciamo con la storia della fruibilità perché tra internet
e una qualsiasi biblioteca hai voglia di materiale da far evitare...
Sarà probabilmente uno dei giochi più scaricati di sempre
l'unico vero problema di questo titolo che fa della brutalita il suo grido di battaglia e' l'impossibilita di stuprare le vittime prima di ucciderle