Ma che te frega delle asce, tu hai gli stinchi™
[Gossipgirl]Canoni di bellezza feat. Ricchi e poveri feat. Chiara Ferragni feat. Fedez onlyfans feat
Potrei mettere delle lame sulle tibie tipo Mazinga Z.
Questa è una discussione super ciclica mi sa
Secondo me tutti i lavori nel settore “intrattenimento” sono “inutili” socialmente di default, ma poi il loro valore viene attribuito in maniera soggettiva dagli individui. A me soggettivamente il lavoro della ferragni fa cacare, ma a molti altri a quanto pare no.
Provocazione: e nel settore intrattenimento rientra anche l’arte. Ebbene si sto paragonando la ferragni all’arte. Via al lancio di noccioline
Sono in disaccordo, a me più che una giornalista sembra una che gestisce un’agenzia di marketing molto innovativa.
Giornalista vuol dire talmente poco che ci può stare pure quella come definizione, ho citato feltri non a caso
A me sembra che in suo lavoro sia promuovere prodotti suoi e di altri, per cui la definizione più azzeccata secondo me è che fa marketing. Che poi il marketing oggi si faccia anche con strumenti che una volta stavano nella sfera del giornalismo è un altro discorso. Ma non è più giornalismo, è marketing.
Un influencer produce un’emozione che è pari a quella di un artista, e nessuno si stupisce che picasso era miliardario
Chiaramente è product placement ma ormai giornalista è un termine su cui è stato cagato talmente sopra nei decenni che può essere abusato senza problemi
ai livelli della Ferragni sicuramente è un lavoro, non si dovrebbe cadere nella trappola di dire “sono due storie su IG e partono i miliardi” perchè questa è tecnicamente la propaganda del capitale, che offre alle persone sfruttate e sottopagate che sono la base sul quale si poggia tutto il sistema questi “biglietti della lotteria”, queste figure che hanno scardinato il sistema con metodi semplicissimi e che servono ad illudere le persone che queste alternative siano percorribili.
Insieme a questa funzione poi ne è presente un altra, ovvero che questi esempi “virtuosi” spingono poi le persone ad emularli inondando il mercato di piccoli schiavi che, in questo caso, macinano storie su storie pagati un cazzo per i vari brand più o meno famosi, carne a buon mercato che accetta i ritmi inumani e lo sfruttamento proprio perchè “così ha fatto la ferragni e ora è sfondata di soldi”.
Al netto del fatto che la tizia in questione aveva cospicui fondi di famiglia dunque, come ogni sob story del cazzo, alla fine si parla sempre di privilegio.
meh
Ha senso se si intende che vendono beni immateriali.
Quindi anche tipo un assicuratore ?
Comunque @kbz_suck direbbe che ci sta come definizione, gli artisti sono tutti dei coglioni etc
si è vero ma l’arte può anche essere una forma di espressione altissima, educativa etc… l’influenzer tipo la ferragnez è solo pattume pubblicitario che non crea alcun valore se non l’iperconsumismo fastfashion
Sembra di sentire gli interventi delle bestie da terza elementare alla zanzara, quando accusano Parenzo “tu non fai un cazzo dalla mattina alla sera e non hai mai lavorato in vita tua, io mi alzo alle 4 ogni giorno!!”.
Questo perché, come riportato nel Manuale dell’Idiota Digitale ( Amazon.it ), l’italiota destroide medio considera vero “lavoro” solo quello di natura manuale, gli altri ottengono soldi senza fare un cazzo.
Non ho capito, la sintesi sarebbe che è meglio andare in fabbrica 10ore al giorno perché crea “valore” piuttosto che fare la Ferragni perché è tutta fuffa markettara? Meh, è cosa non lo è nel 2023?
Siamo invasi da pubblicità del cazzo per qualsiasi cacata, ma quale valore. LoL
Il punto è che alla fine definire cosa sia o non sia lavoro cambia abbastanza poco all’atto pratico, in senso lato e per com’é comunemente concepito ciò che ti permette di camparci e pagarci le tasse (coff-se le paghi-coff) lo è, per il resto nel concreto non modifica più di tanto le cose
ah la ferragni e le puttanate che spara sarebbe il mondo dei vivi? madonna di cristo meglio star zitti per evitare il ban.
per quanto mi riguarda tutto quello che serve a portare la pagnotta a casa è lavoro.
Poi ovvio che non si può paragonare un medico, ma manco un giostraio ad un influencer.