In realtà il discorso che sta facendo è semplicissimo:
c’è gente che pensa che il lavoro del grafico sia una cagata che potrebbe fare chiunque in cinque minuti basta avere photoshop.
Allo stesso modo, c’è gente che pensa che per fare l’influencer (ma vedo spesso discorsi simili anche per youtuber / streamer) a livello serio bastino cinque minuti e un account instagram.
Poi questo andando al di là delle opinioni che uno può avere su singoli influencer o sull’ambiente nel complesso eh. Però che dietro serva lavoro e neanche poco è indubbio.
Si ma pure il grafico può essere un influencer, influencer è un termine di constatazione in base al pubblico di riferimento di un soggetto, il lavoro che poi si fa non è correlato.
La Ferragni fa la giornalista/blogger di moda/lifestyle.
Poi “se non fai reportage di guerra non è lavoro” boh considerazioni da bar che non è di mio grosso interesse discutere
Se krudars non mi avesse in ignore potrei spiegargli che sono almeno 40 anni che per essere giornalisti non serve più l’esame di ammissione all’ordine, in ogni caso la Ferragni tecnicamente non lo è ma anche sticazzi
Ma come dice barlume nessuno dice che come qualsiasi bullshit job non abbia il proprio grado di complessità etc.
Verissimo soprattutto nelle prime fasi di grinding, dove però parlare di lavoro è ancora poco corretto visto che difficilmente campi solo di quello e devi abbinarci altro per arrotondare mentre tenti la strada al successo e quella del content creatore o chiamalo come vuoi resta il di più
Quando raggiungi la massa critica affinché diventi effettivamente il tuo lavoro il meccanismo è già abbastanza rodato da permetterti una gestione relativamente agevole del sistema, il gatekeeping l’hai già passato prima.
La cosa più simile agli influenzer che posso seguire sono boh tipo youtuber che parlano di storia ad esempio.
Chi non ha ancora fatto i numeri fa un altro lavoro per sostenersi, chi ne ha fatto il proprio lavoro (pochi ovviamente sulla massa) ha superato il momento di lavoro più critico, s’è fidelizzato il proprio zoccolo duro di followers e adesso prosegue più o meno per inerzia (poi è chiaro che il tempo per preparare tutto è molto, ma arrivato a certi livelli cominci ad avere uno staff dietro etc)
Per me il discorso di krudar parta da una fallace definizione di moda anche. La moda non è una competenza misurabile ma è espressione di complessi meccanismi sociali di classe, conformità e distinzione. La ferragni non è che può giudicarsi competente o incompetente perché esiste gente che ne sa più di lei, la moda non ha nulla a che vedere con la competenza e la skill di nessuno. Semmai la moda viene imposta e lei è uno strumento efficace che può facilitare il processo.