Per chi si ostina a credere che gli “alieni” non sono tra noi…..
CITAZIONI BIBLICHE:
EZECHIELE, Capitolo 1-11
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La visione del carro di Jahve. “E vidi un vento tempestoso venire da settentrione: una grande <
Nei Numeri (Capitolo 9:15-23)
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Poi Iddio disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine, secondo la nostra somiglianza” (Genesi 1:26)
Iddio disse: "Facciamo...", a chi si rivolgeva? Vi erano altri Signori in Sua compagnia? A voi la deduzione….
RIFERIMENTI STORICI
° Nel papiro egizio, noto col nome di "Papiro Tulli", si narra una serie di avvistamenti di oggetti misteriosi nel cielo. Protagonisti della vicenda il Faraone Thuthmosis III (1504-1450, circa a. C.) e molti suoi sudditi.;
Tito Livio, nella sua "Storia di Roma", riporta le testimonianze di oggetti a forma di scudi circolari che volavano nel cielo e che erano stati visti sopra molte città dell'Impero;
Cicerone, nel suo "De Divinatione", nel Capitolo 43, parla di quando «...il sole splendette nella notte, con grandi rumori nel cielo e il cielo sembrava esplodere e stupefacenti sfere vi apparvero...»;
Plinio il Vecchio, nelle "Historiae Naturales", nei capitoli 25 e 36, racconta di "Clipeus Ardens" visti sfrecciare nel cielo dell'antica Roma.;
Giulio Ossequente, nel "De Prodigiis" narra di avvistamenti, effettuati sia di giorno che di notte, riguardanti "Scudi di fuoco", "torce", "più soli", più lune", "ruote luminose" ecc., apparsi su Roma e su altri luoghi. Dal "De Prodigiis", il disegno di due Soli che apparvero su Alba nel 204 a. C.
Esiste la cronaca di identici avvistamenti anche nelle opere di Plutarco, Eschilo e Valerio Massimo.
Nel suo trattato di scienze naturali, Seneca racconta, con numerose osservazioni, di inspiegabili "travi luminose" che comparivano all'improvviso nei cieli delle città antiche. Le "travi" rimanevano immobili per giorni, per poi sparire all'improvviso, così come erano arrivate.
Senofonte, nel suo "Anabasi", fa una classifica degli oggetti volanti avvistati in base alla loro forma; li descrive nelle forme a conchiglia, piatti, a campana, triangolari.;
Benvenuto Cellini (1500-1571) nella sua autobiografia descrive lo strano fenomeno di cui fu testimone lui stesso assieme a un suo compagno di viaggio. I due stavano ritornando da Roma, a cavallo, verso Firenze, quando giunsero su una collina da cui si vedeva la città. Poterono così vedere una enorme "trave luminosa" stagliarsi nel cielo sopra Firenze.
Gli abitanti di Norimberga, il 14 aprile 1561, furono testimoni di un fenomeno inspiegabile. Nel cielo della città comparvero numerosissimi oggetti cilindrici che rimasero immobili, in alto. Subito dopo, dall'interno degli oggetti cilindrici uscirono moltissimi altri oggetti, a forma di sfera e di disco, che si misero a compiere evoluzioni nel cielo.
Nel cielo di Basilea, in Svizzera, il 7 agosto 1566, apparvero numerosi oggetti di forma sferica e di colore chiaro e scuro. Gli oggetti si affrontarono in una specie di combattimento aereo, davanti agli abitanti della città che, con lo sguardo rivolto al cielo, osservavano la scena.
Ve ne sono molti altri riferimenti storici, tra cui nel Papiro Tulli, nel “Culti Cargo”, in molte tribù amazzoniche, africane, egiziane, azteche ecc. ecc…
Anche nell’arte vi sono raffigurati questi mezzi.
Come non citare poi le fonti governative, che tanto buffo pare possa essere. Avete mai letto il rapporto dello S.H.A.P.E., l’”ASSESSMENT”? E’ un enorme rapporto che fu compilato negli anni 70 da persone di alto grado militare nonché da scienziati. IL RAPPORTO UFFICIALE HA UNO SPESSORE DI 20cm E HA RICHIESTO 3 ANNI DI TEMPO PER ESSERE COMPLETATO.
Vi è anche un dossier del KGB. Vi sono le ormai note rivelazioni di ex-ufficiali che lavorarono nei servizi segreti, persone ormai in “punto di morte” che non hanno nulla da perdere ne tantomeno da guadagnarci raccontando frottole.
Vogliamo dimenticarci degli astronauti e di ciò che videro con la missione Apollo 11? Beh penso che quel fatto sia noto a tutti, anche se, chiaramente, ben screditato ufficialmente.
Come la mettiamo con ciò che accadde nella missione 29 dello Shuttle, il 14/3/1989, quando l’astronauta inviò a Huston questo messaggio: “Houston, qui è il Discovery, abbiamo ancora la nave spaziale aliena sotto osservazione...”
E delle “Abduction” come la mettiamo? Troppo facile ritenere pazze queste persone solo perché non vi è una spiegazione scientifica al loro stato.
L’intro di apertura del libro di John E. Mack inizia così:
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Di racconti bizzarri come questo John E. Mack se ne è sentiti fare parecchi, nel suo studio di psichiatria al Cambridge Hospital. Gente che ha cominciato a fluttuare nell’aria, che ha attraversato le pareti, che è stata aspirata da raggi luminosi all’interno di astronavi, che si è trovata immobilizzata su una tavola mentre gli alieni la esaminavano o peggio.
Gente che è stata sottoposta ad interventi chirurgici, a cui sono stati impiantati dei sensori sul cranio, a cui sono stati tolti e rimessi i globi oculari. Uomini a cui è stato prelevato lo sperma, donne sottoposte ad inseminazione artificiale e a successiva rimozione dell’embrione.
Scopo di tutto questo, secondo le vittime, creare a bordo delle astronavi una specie ibrida, umano-aliena.
Di una sola cosa Mack era certo: tutti questi pazienti sembravano aver subito un grave trauma psicologico e tutti – invitati a parlarne – gli riferivano ricordi confusi di rapimento e di violenza sessuale. Così, per recuperare le memorie represse, è ricorso all’ipnosi. E sono venute a galla storie talmente sconcertanti che forse avrebbero spinto un altro scienziato ad archiviare il problema. Il dottor Mack ha invece deciso di approfondire la ricerca. Ha raccolto e studiato quasi cento casi di rapimenti ad opera di alieni, e svolto centinaia di ore di colloqui e terapie.
Alla fine si è convinto che le testimonianze dei suoi pazienti erano attendibili, che i loro racconti non erano allucinazioni né sogni, ma il frutto di esperienze drammaticamente reali. In questo libro spiega perché. E si augura che Rapiti insinui lo stesso dubbio, se non la stessa convinzione, in ogni lettore dalla mente aperta.
Vi ricordo che JOHN E. MACK è professore di psichiatria alla Medical School del Cambridge Hospital e direttore del Centro per il Cambiamento psicologico e sociologico. Nel 1977 ha vinto il premio Pulitzer con A Prince of Our Disorder, una biografia di T.E. Lawrence. Vive a Chestnut Hill, nel Massachusetts. Come lui ve ne sono altri che affrontano queste delicato tema.
Ripeto: TROPPO FACILE DIRE CHE SE L’HA INVENTATO O CHE TUTTI I SUOI PAZIENTI SIANO PAZZI VISIONARI.
Un giorno l’uomo (sempre che non si autodistrugga prima) poggerà piede su Marte, nei decenni successivi probabilmente avrà la possibilità di esplorare da molto più vicino tutti i pianeti estremi del sistema solare, tra un secolo o più, con l’attuale ritmo tecnologico, potremmo avere la possibilità di oltrepassare il sistema solare con qualche nave ad energia a curvatura e perché no, magari visitare altri mondi con esseri dotati di intelligenza. Quel giorno anche l’uomo avrà la possibilità di ispezionare un pianeta con tracce di vita umanoide e, se questi sono nettamente meno evoluti della razza umana, la cosa più sensata da fare è di NON INTERFERIRE direttamente con la loro naturale evoluzione. Probabilmente verranno inviate sonde o addirittura uomini stessi in aree del pianeta non abitate, valutare lo stato di quel pianeta e, forse, tentare di instaurare un contatto in modo lento e “indolore”.
Questo si farà! Per l’uomo è impossibile vivere per sempre sulla Terra poiché un giorno “gli sarà stretta”, come un formicaio per le formiche, un bozzolo per una farfalla, uno stagno per dei ranocchi…..
Nessuno scienziato, nessun uomo di cultura, nessun essere con mente aperta potrà negare che l’esplorazione del cosmo – e badate bene ho scritto ESPLORAZIONE, non CONQUISTA. Quest’ultimo è più consono ad una bestia (l’uomo attuale) che a un essere con dei valori morali – perché questa, prima o poi, dovrà necessariamente avvenire. Si parla tanto delle distanza, dell’impossibilità di viaggiare oltre la luce…. Tutte fandonie! Vi son gia stati esperimenti a tal proposito e ora questa possibilità non è poi così remota, in fondo se questi esseri sono giunti sul nostro pianeta, è chiaro che possiedono mezzi con possibilità di viaggi interstellari. Questo però non si vuole ammettere perché non è scientifico, perché non è una scoperta umana; mi piacerebbe essere presente quando verrà annunciato al mondo il primo sistema di propulsione a curvatura. Forse quel giorno l’arroganza umana si placherà come un neonato dopo l’allattamento, quando si citava che gli “UFO non possono venire sulla Terra a causa delle distanze”. Mi piacerebbe esserci, e forse ci sarò, se vi sarà il tanto atteso contatto di massa con queste evolutissime civiltà, oggi.
Perché allora non si mostrano apertamente? Siamo noi che impediamo che ciò avvenga! Ad alcuni di voi da terribilmente fastidio questo fatto, criticando che “se veramente fossero tra noi si mostrerebbero a tutti, incece di apparire e sparire solo ad un numero limitato di persone.”. Che vi piaccia o no la causa siamo noi stessi. L’uomo non è affatto pronto ad un contatto con una razza non umana e le evidenti reazioni della gente ne è la prova solo quando se ne parla. Quante volte, anche su questo forum, avete usato termini ostili nel loro confronti? Io non so se stavate scherzando, ma al mondo vi sono sul serio persone che non esiterebbero un istante ad impugnare qualsiasi tipo di arma per “uccidere gli alieni invasori”. I militari sono pronti e ben armati a tal proposito. Lo Scudo Stellare è stato creato, soprattutto, per ostacolare la loro missione.
Vi domandate e vi scandalizzate quando si parla di “contattisti”. Chi sono i contattisti? Semplicemente persone “prescelte” dagli alieni perché idonei, più di altri, a recepire il loro messaggio. Non deve meravigliarvi. Loro scelgono accuratamente queste persone su una componente principale: quella genetica! È inutile che vi scandalizzate tanto, è un dato di fatto che vi sono persone più idonee a fare certi tipi di cose al posto di altri (vedi i prodigi), così pure vi sono persone che questi alieni scelgono perché più preparati ad un contatto diretto con loro. Al mondo esistono migliaia di persone che credono di essere stati contattati, io credo solo a pochi di questi, non certamente al primo che dice di ricevere messaggi da un Essere di Luce.
(continua... )