Discriminazione di genere: un problema anche maschile

Comunque, tanto per puntualizzare, l'idea che l'uomo non debba piangere e non debba mostrare emozioni non è un corollario del maschilismo o roba del genere, ma è un dato legato a specifiche tradizioni. Non sono in grado di localizzare il periodo in cui lacrime ed emozioni maschili iniziarono a non essere bene accette, anche perché dovette trattarsi di un processo sfaccettato, plurifase ed eterogeneamente orientato nelle diverse classi sociali (XIX secolo? Formazione delle classi medie cittadine? Mah), ma quel ch'è certo è che, nelle società fortemente patriarcali dell'antichità e del medioevo, mostrare le proprie emozioni era segno di magnanimità e di valore, e queste manifestazioni emotive includevano anche il pianto.


Mi viene in mente di come per secoli, dal medioevo fino a tempi relativamente decenti, era assolutamente taboo sorridere per ambo i sessi (unica eccezione: i bambini piccoli) mentre si veniva ritratti per un un dipinto o si veniva fotografati (anche perché molti avevano denti di merda, sopratutto i nobili che abusavano dello zucchero proveniente da oltreoceano ) e infatti tutti i dipinti e fotografie ritraevano sempre i nostri avi in atteggiamento serioso. Ora ti rompono il cazzo per sorridere, ehy ma che hai così serioso la vita è bella.

Cosa c'entra, bho, odio farmi fotografare
https://www.passport-collector.com/piece-of-art/


Tecnicamente il fatto di non poter manifestare le proprie emozioni in ragione del proprio ruolo è per definizione una forma di oppressione. L'oppressione non è mica soltanto che ti mettono il compressore nell'ano se sei effeminato.
Io sono più materiale sulla questione, la distanza con l'ordine simbolico non è propria di un genere, mentre dire che il maschilismo è un problema degli uomini è la versione light del dire che lo schiavismo è un problema degli schiavisti
Mica tanto, la societa' basata sul patriarcato esprimeva attraverso questo un metodo di controllo: in questo era vero per gli uomini quanto per le donne. Gli uomini semplicemente accettavano meglio il tradeoff perche' le liberta' a cui dovevano rinunciare erano molto marginali rispetto ai vantaggi che avevano.

Comunque non e' un caso che il "machismo" sia diventato cosi' importante nella societa' nell'epoca dell'imperialismo eh.

il pianto era codificato per i greci e per i romani e aveva dei significati
Comunque la maniera più importante in cui il maschilismo opprime l'uomo per me è semplicemente che opprime la donna. Quindi innanzi tutto ti costringe a partecipare a un sistema di oppressione, poi i legami di amicizia e affettivi con le donne sono a discapito di questo.

È anche per quello che poi si finisce a parlare di cu, uno che dice huehue il wage gap non esiste o non ha alcuna esperienza in termini del vivere insieme (se lei guadagna meno alla fine avete meno soldi), oppure si sente rassicurato nel rapporto dall'idea che se lei fa meno soldi è perché è meglio lui.


Concordo con te, anzi personalmente faccio un discorso anche più ampio. Per me uomini e donne sono oppressi entrambi in quanto lavoratori salariati; la donna però se la passa molto peggio perché è entrata nel mondo del lavoro più tardi*, perché la sua posizione di subalternità fa comodo per tenere bassi i salari e perché oltre al lavoro tutta la sfera della riproduzione sociale (stare appresso alla casa e ai figli) grava ancora su di lei. Più che i rapporti tra i sessi penso che il problema sia un sistema economico che storicamente ha discriminato le donne, represso gli uomini e usato questi ultimi come carne da cannone in guerre senza senso

* non per buon cuore ma perché un sistema economico basato sulla continua espansione non può fare altrimenti (è successo lo stesso con gli schiavi in America per capirci)


*
però durante ste guerre senza senso le donne hanno lavorato (al posto dell'uomo, per ovvie ragioni) e poi persino votato (persino)

con quello che lavorare comporta per chi era badante ed angelo del focolare e votante quando prima non poteva dire o fare la sua

(morale, ordine sociale e naturale andarono in tilt)
fo un esempio che mi ronza in testa:
https://it.wikipedia.org/wiki/Autorizzazione_maritale

se leggete la fine, ci son due guerre tra uno step e l'altro.
Non ti seguo, intendi che questi problemi sono stati superati?
nah, figuriamoci.

ma è un divenire di stasi, guerre (fredde o calde) e reazioni (contrapposizione) varie. qualcosa si guadagna e qualcosa si perde, piaaaaano piaaaano.

presente il soffitto di cristallo? se lo sfondi ne trovi un altro però l'hai sfondato.
Non è la stessa cosa che ha detto Odradek?
io dico che la donna, oppressa, è meno oppressa da che è salariata. e se vogliamo, che l'uomo carne da cannone è stata una possibilità di rottura (della morale e degli Ordini) per la donna.

o è un mio trip o è una sfumatura del suo discorso, diciamo così.
Fa molto



(Galak segnale lanciato)
eh si, fa molto quello
Però il muro di Berlino è stato abbattuto e ora siamo tutti schiavi del neoliberal late capitalism.

това́рищ


Meno oppressa di prima senza dubbio, sullo stesso livello dell'uomo ancora no secondo me. E penso non potrà esserlo in un sistema che strutturalmente ha bisogno di pagare qualcuno il meno possibile, vuoi perché semplicemente ti costa di meno, vuoi perché puoi usarli come leva contro quelli che paghi di più; questo vuol dire anche che una eventuale parità di salari e opportunità in occidente vuol dire per forza che da qualche altra parte del mondo quel divario permane