Dio....

credete in un'entità superiore? seccondo voi chi è Dio?( è una mente razionale ? matematica?"come vede" la vita essendo un'essere immortale? e se esiste come può aver pianificato l'identità e la libertà di ogni organismo?
sinceramente non penso esista nulla di simile,la presenza di un"Dio"sarebbe una teoria a dir poko eccentrica relazionata alla concezione razionale ke ha l'uomo e alle leggi della fisica.
Il nostro universo è formato dal atomi,molecol,cellule,esseri viventi,ecosistemi,pianeti,sistemi stellari,stelle ,buchi neri,galassie e non vedo dove potremmo metterci un qualkosa di immortlae ke gestitisce il tutto
L'esistenza di Dio è creata dall'uomo , dalla sua esigenza di credere in qualkosa di superiore,forse per non farci sentire soli tutto qui.
Quando magari,se avverrà mai un contatto con altre civiltà aliene, con un confronto culturale a magari la quotidianità di un contatto penso ke lentamente l'idea di Dio andrà pian piano scomparendo e perdendo vigore difronte al progresso tecnologico della civiltà.
esattamente come la penso io
c'è sempre il piccolo problema di come possa esistere il mondo. nn possiamo liquidare il fatto con esiste e basta perchè essendo storico ha un inizio e una fine. ora visto che noi e niente che conosciamo sa originarsi da solo, nascere dal nulla, esistere indipendentemente da qualsiasi altra cosa in sè e per sè, l'idea di dio o di qualcosa di simile nn è del tutto improbabile e improponibile. vabbeh per ora mi fermo a sto problema.
se potessimo leggere il pensiero di un cane vedrebbe dio come un cane (nn è 1 bestemmia, è 1 esempio) cosa penso sia dio io?
La spiegazione che l' uomo dà a tutto cil che x ora nn può comprendere
effettivamente... o meglio un cane potrebbe vedere il suo padrone come un semidio
io cmq rinnego la visione di un diocome calcolatore di tutto sto appunto leggendo un libro a proiposito e mi sto sempre più convincendo che se un dio esiste non puo aver creato tutto con precisi calcoli.( giudizio che ammetto essere limitato perchè continuo a considerare il possibile dio dotato di un'intelligenza razionale basata sulla logica cosa che potrebbe essere non vera )
Io credo che esista almeno un Dio, imperfetto.
La ragione per cui ci credo è una sensazione personale surrogata dall'esperienza personale.
In ogni caso, non esiste attualmente un metodo per dimostrare l'esistenza di Dio, ne la sua non-esistenza.
Tutto è legato alla fede personale e alle proprie convinzioni.

helm
"dio è morto"
nietsche (o come diavolo si scrive)

"nietsche è morto"
dio


"dio sono io"
kaos

"dio siamo tutti noi"
autori vari



chi ti dice che un cane possa elaborare la nozione di dio?
chi ti dice che non possa?
Come dice Helm non possiamo sapere se c'e' un Dio oppure no, quindi, personalmente preferisco non occuparmi della questione, visto che tanto non cambierebbe nulla. Per gl'altri e' questione di fede.

Sicuramente non c'e' la necessita' di ipotizzare l'esistenza di un creatore perche' e' plausibilissimo che tutto sia nato da nulla (e la nozione di "storico" e' puramente umana).


Chi te lo dice? Non puoi basre un affermazione che ritieni vara su una premessa se non falsa..quanto meno ipotetica...non è razionale

Gli Egiziani allora erano mezzi uomini e mezzi ibis..sciacalli etc...?
helm, scusa ma se è possibile potresti spiegarci cosa ti ha portato a dire che esista un dio imperfetto.
Dicendo esperienza personale non ci dai abb informazioni cosi ... almeno io cosi non sono riuscito a capire il tuo pensiero , se hai voglia di dire qualcosa di piu...
Beh, ognuno ha un bagaglio di esperienze personali, pensieri, riflessioni.

Sinceramente ti dico: non credo che il futuro sia noto. Quindi o Dio convive con me nella catena di causa-effetto che chiamiamo Tempo (che puo' essere diverso dal tempo fisico come lo conosciamo, ma quello e' un altro discorso), e allora anche esso non conosce il futuro, non può prevedere il risultato dei suoi atti, e quindi è imperfetto; oppure non convive con me nella catena di causa effetto, allora non interagisce con me e non mi riguarda: quel Dio non lo riconosco, e' solo un elemento dello sfondo.

Questo in sintesi e molto riduttivamente.

In effetti le ragioni sono molteplici e diverse, riguardano delle esperienze personali che difficilmente possono essere condivise cosi', bruscamente, su un forum.

Infine, ci sono delle cose in cui uno non deve per forza avere una spiegazione: lungi da essere VERE in senso oggettivo, sono comunque significative personalmente.

Helm



Io sono ateo, per convinzione personale, e la concezione strettamente occamistica di Fekkie mi pare molto pratica ma forse un pochino riduttiva. Anche se effetivamente se si da per scontata la non esistenza di qualcosa non ha senso neppure pensarci

Helm, è originale la tua concezione ibrida scientista/deista
Cmq per quanto mi riguarda non esisterà MAI un modo per dimostrare o confutare l'esistenza di un Dio, in quanto è un semplice parto della mente umana e in quanto tale non ha nessun "appiglio diretto" con la realtà di tutti i giorni. Non per niente ai credenti è richiesta la fede.

E cmq non vedo perchè mai dovrei chiedere in Dio??? Fino a prova contraria si è convinti di qualcosa se ne si ha una bencheminima prova, altrimenti si va in aperto contrasto col metodo scientifico che impone di ricavare delle ipotesi razionali da un osservazione critica della realtà.
Stavo giusto documentandomi in vista di una prossima esposizione di filosofia, D'Holbach diceva, riferendosi ai credenti: "La natura, voi dite, è del tutto inesplicabile senza un Dio. In altri termini, per spiegare ciò che capite ben poco, avete bisogno di una causa che non capite affatto."
Come dargli torto?
Ma infatti, IntJoe, Dio non è una variabile, è eventualmente una necessità di alcuni.

Il mondo non ha bisogno di una definizione di DIO. Oggettivamente le cose vanno secondo leggi e una meccanica che non richiede nessun intervento esterno.

Tuttavia, per qualcuno esiste l'esigenza di andare aldilà della materia.

Una affermazione come: " Alla fine quindi, qualunque sia quello che io combino in questa vita, all'atto di morire io scompariro', non penserò più. Fine End Stop" personalmente mi mette di fronte a domande e situazioni senza una risposta oggettiva.
Mi costringono a seguire strade ed esperienze che sono difficili da definire, che risultano essere oggettive solo perchè sono simili fra persone che le hanno vissute, ma non sono riproducibili a chi non le hanno vissute.

Personalmente, la mia necessità di capire mi ha dato delle risposte e delle ulteriori domande. Mi ha dato una visione del mondo diversa. Ma e' comunque una visione personale, e non pretendo ne richiedo che ad esempio tu, intjoe, se non ne senti la necessità la condividi.

Mica so se mi sono spiegato ....

Helm
si credo di sì, ed è questo il motivo per cui reputo, passatemi il termine indegno di una tragedia greca, cagate immani le cossiddette "religioni rivelate". Uno al massimo deve decidere DA SOLO se credere in qualcosa e in cosa credere, non affidarsi alla pappa pronta dispensata da qualcuno che cerca spesso il potere politico. Ma chiudiamo qui la sterile invettiva contro le istituzioni religiose e i troppi greggi che ci vanno dietro.


tu dici che esistono situazioni che ti pongono di fronte a domande alle quali non trovi una risposta definitiva: siamo d'accordo, i classici dubbi li ho anche io. Chi siamo, da dove veniamo, che senso ha la nostra vita e via dicendo... Ora, tralasciando il fatto che alcuni possono essere quesiti artificiosi (ad esempio il "senso della vita" che non mi sfiora minimamente ma che sembra essere necessario ai più), tu ti affidi ad un dio non riuscendo a rispondere altrimenti alle domande... tenersi i dubbi è brutto, meglio cercare le spiegazioni. Ma non ti sembra una via di comodo?


Non ho detto che mi affido a un Dio.
Quello che ho detto è che un Dio è quello che viene fuori da un percorso personale. E' come dire: c'e' una strada dritta e una deviazione. Prendi la deviazione e scopri un cespuglio di more, che sulla strada dritta non c'e'.
Ora, il cespuglio di more è un oggetto nuovo del modo con cui hai affrontato la situazione. Un elemento di tanti in un contesto diverso.

Nel caso in questione, personalmente non sopporto l'idea di morire definitivamente. Ora le cose sono 2: o si muore definitivamente e allora qualunque cosa penso non ha nessun senso o effetto a lungo termine, oppure non si muore. Vista la situazione punto per la non-morte. Ora, è chiaro che questo comporta un sentiero diverso. Questo sentiero comporta affrontare degli eventi che normalmente non incontreresti (il cespuglio di more), e il risultato è una serie di nuove variabili.
Una di queste variabili è la possibilità di un Dio e di creature presenti ad altri livelli di esistenza.
E andando avanti, il percorso e' lungo.

E' chiaro però che tutto cio' è vero nel MIO sentiero, e non lungo la via dritta. Vale quindi solo per me e per quelli che percorrono sentieri che incrociano, tangono, passano per il mio.

helm
sei stato chiarissimo.

anche se prima non avevi citato dio come una possibilità ma come un qualcosa in cui credevi effettivamente


ma perchè ci piace tanto crederci immortali? è tanto difficile credere di essere solo di passaggio e che ciò che resterà della nostra personalità sarà semplicemente un ricordo in chi ci ha conosciuto?
veramente nn mi sembra che la scienza possa spiegare tutto. perchè esiste qualcosa e nn il nulla è inspiegabile scientificamente. e credo anche inspiegabile per la logica umana. dal nulla il nulla, come possiamo pensare altrimenti? e come fa esistere gia qualcosa che ha creato poi il resto, da dove arriva questo qual cosa? per ora mi pare che l'unica sia un dio (qualcosa che trascende tutto ciò che conosciamo e che siamo) increato, che esiste per se e in se mnetre tutto il resto esiste in funzione di qualcosaltro secondo un rapporto che sia di creazione o emanazione o altro.