[Aneddoti] Vita da bar, vita da bar, ma è sempre meglio che faticar...

Dipende da come sei attrezzato a produrre gli enzimi che metabolizzano l’acool, e questo è in parte genetico.

Se interessa: https://www.youtube.com/watch?v=WQZe4-0BstI&t=1575s
Ma anche tutto il resto del video è molto interessante.

Bello sto thread, peccato non averlo letto prima :asd:

Perche’? Ti ho già avvelenato? :asd:

resta qui un secondo entro a prendere la giacca…

lui mai più rivisto e lei abbandonata li, poi si chiamò l’ambulanza :v

No, frequentavo altre zone.
E nel caso non sarei comunque stato in grado di riconoscere manco un parente stretto :argh:

Girata da un amico che sa quanto mi fa cagare la vodka ai gusti x, mi è venuto in mente ireneo :asd:

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Ieri sera è stata una serata veramente campale: arriviamo belli giulivi alle 9 e 5 per cominciare alle 9 e 30, così abbiamo tutto il tempo per il caffè, le chiacchiere, le cannette prelavorative, alle 9 e 10 ci arriva un vocale di Woody Harrelson ( vista la somiglianza per comodo lo chiameremo così ), che peraltro se può dire una cosa in 10 secondi ci mette 4 minuti, come da prassi li mettiamo a velocità quadruplicata e ce lo ascoltiamo.
Il messaggio recita più o meno così “Ci è arrivata voce che stasera potrebbero passare i Nas, va smontato tutto pulito tutto, rimontato tutto poi si procede come da programma.”
Un lavoro titanico, da fare a rotta di collo considerando che di solito noi riusciamo a preparare tutto per dieci minuti prima dell’apertura andando a velocità normale.
Dico solo che a due minuti dall’apertura il mio bar, che dovevano aprire i miei colleghi mentre io facevo la frutta per 7 postazioni, i sour per altrettante, il tutto tentando di tenere ogni posto pulitissimo, era ovviamente in altissimo mare, quindi all’arrivo dei clienti non avevamo il fiatone, eravamo già cremati.

Ovviamente c’era il pienissimo. E abbiamo chiuso alle sei di mattina.

Le uniche cose positive sono state delle clienti di ritorno da londra che mi han portato dei regali ( cappellino, maglietta e bicchieri da shot ), molto gentili e inaspettate, un altro cliente abituale del gruppo “daspo e gin tonic” che mi ha dato una bella mancia perchè stasera viene sua mamma e vuole che la tratti ammodino ( alla domanda “Ma te la devo stroncare?” prima ha detto “Mah, vedrai farà una sola bevuta…”, poi ci ha pensato bene e ha fatto “Massì dai, stroncala pure, tanto la vengo a prendere io per riportarla a casa.” ) e dulcis in fundo un pacco, ma veramente un pacco di clienti che per shot e drink mi ha detto “Fai tu!” invece di chiedere loro.
Ad una certa sembrava la stagione delle messi, è stato un gran falciare e un gran raccattare gente di terra. Solo di shot drink avrò fatto un centinaio di mini black russian e jack al miele raso bordo.

Come ho detto alla mia collega a fine servizio ci hanno ammazzato ma almeno è finita in pareggio. :asd:

Quindi ti vedremo su DMAX in “operazione NAS” della prossima stagione?

Più facilmente su “Mostri di questo mondo” :asd:

Up!
@Ireneo ho letto per caso di sta roba e mi sei subito venuto in mente :asd:

E’ un cocktail che è praticamente un dolce liquido alcolico. Voi lo guardate accanto al negroni quando lo dovreste guardare accanto alla coppa malù.

Comunque bravo che hai ritirato su questo thread che con la chiusura dell’anno ne ho un paio di cui la più degna di nota è stato il “Premio Sullivan” al barman che incute più paura perchè alla festa privata del 118 ( 300 invitati ) ne ho messi orizzontali il 10% ( trenta tondi ) uno dei quali ha ben pensato di partire guidando e si è schiantato in un muro ( a bassa velocità fortunatamente e senza farsi nulla ) due metri dopo l’uscita dal parcheggio. Ma soprattutto perchè han dovuto chiamare il 118. E far chiamare il 118 al 118 è un hidden achievement.

E poi c’è un “Ucciso dalla sua spocchia” che mi sono autoinflitto con stupida arroganza.


Cos’è la festa del 118 :asd: ?

:rotfl:

Il 118 di firenze e limitrofi è il numero del pronto intervento sanitario, una volta l’anno fanno la festa degli appartenenti, medici, infermieri, personale sanitario a bordo delle autoambulanze, personale gestionale delle telefonate ecc ecc, e durante questa festa si glassano e scopano un pò tutti tra di loro nella perfetta tradizione degli ambienti sanitari.

Io ho fatto il barman per la festa privata l’anno scorso, assistendo a delle scene di pornografia molesta e sconclusionata, quindi quest’anno ci sono tornato di nuovo e ho assistito ad un rapidissimo caso di decadimento cognitivo di massa.
Sono curioso cosa mi aspetta l’anno nuovo.

Ah sì avevi già raccontato qualcosa al riguardo :asd:

Domani chiedo al mio collega che fa il volontario sulle ambulanze se tutto il mondo è paese

Ho già sentito altrove che il mondo CRI è un discreto puttanaio :asd:

Lavorare per periodi sostenuti in ambienti dove c’è enorme disparità fra le forze lavorative e la clientela, dove la precarietà della vita a prescindere dall’età ti viene costantemente sbattuta in faccia, dove si comincia a considerare più casa il posto di lavoro che casa propria, genera attrazione per vicinanza, per condivisione e per abitudine. Essere meno inibiti e’ tipico di tutti quei lavori che hanno a che fare con la mortalità dell’essere umano. La
Morte chiama la vita.

Ok ora vi racconto di come mi sono ammazzato per arroganza.

Senza scendere in troppe spieghe ho qualche sexual affair extra a cui attendere di tanto in tanto e prima di chiudere l’anno ne volevo sbrigare un paio, sicche mi ero preso il venerdì 22 come serata libera da lavoro, mi ero trovato il cambio, le coperture, i posti e via, bello tranquillo e blindato arrivò al 21 quando tutti i miei ottimi piani vengono mandati in merda da due delle signorine in questione che, per motivi che non eviscereremo, disattendono gli incontri. Vabbè, sticazzi, venerdì libero, moglie a lavoro di notte, mi piglio una sbronza domestica e bon. Solo che a lavoro viene a mancare ( in quasi tutti i sensi ) un barman, zero sostituzioni con la peggiore serata dell’anno in vista, i miei piani erano pattume e sono pure il capo barman, ho fatto un pianto e un lamento e ho chiamato per sostituire il collega. Sicche arrivò a lavoro col cazzo parecchio girato. Bum, serata da duemila persone. Bevo un paio di shot, rastemo tra me e me per tutta la sera perché potevo essere a fare altro e si arriva alle tre e mezzo quando arrivano a bancone semivuoto due ragazzi e mi chiedono un gintonic e un negroni. Io preparo entrambi, belli pesi, e spedisco i due. Tempo nemmeno un minuto e tornano e quello del negroni mi fa “ questo negroni e’ imbevibile. Mi faresti un gintonic per favore?”

E mi si è infine chiusa la vena.

Gli ho levato il bicchiere di mano e guardandolo sempre fisso negli occhi gliel’ho bevuto alla goccia in faccia ( era uno dei negroni da bambini grandi, 355 cc di bicchiere con tre cubetti di ghiaccio, un quarto Martini rosso un quarto Martini bitter e il resto tutto gin, mi sa che ve ne avevo parlato ), poso il bicchiere vuoto e gli faccio “ era bevibilissimo.” Gli faccio un gintonic e lo mando via.

Dopo circa mezz’ora di lavoro parte un “….e fu sera, e fu mattina…” e mi risveglio a venti a mezzogiorno ( con io che dovevo entrare a lavoro a mezzogiorno ) senza sapere come cazzo ci sono arrivato. Nell’arco della giornata e nella sera subito successiva di lavoro sono riuscito a scoprire cosa e’ successo dalle quattro in poi attraverso racconti di colleghi, clienti e parenti perché al tutt’ora se me lo chiedi io non ricordo nulla dopo quella scena.

So che sono riuscito a chiudere il servizio, con due dei 3 barman assieme a me che manco se ne sono accorti che ero marcio, a pulire, portare via il vetro, andare in bagno, parlare con la sicurezza al bagno per dieci minuti senza che si accorgesse che ero sbronzo, entrare, vomitare, pulire, uscire, tutto rimanendo bello pulito, sono andato alle cinque e un quarto dai capi, gli ho detto “ signori, non sono più in grado di lavorare, me ne vado a casa” e loro mi han risposto “ manco ci dovevi essere e sei venuto lo stesso a lavorare, il bar lo hai chiuso, vai pure”. Me ne sono andato via guidando non si sa come visto che ero da solo, ho pure parcheggiato dignitosamente, sono entrato in casa, ho lasciato una scarpa sul termosifone, una sulla porta, la camicia sull’albero di Natale, i pantaloni nel corridoio e la cravatta nella cuccia del cane e sono entrato a letto col resto.

Quindi ufficialmente ora so che effetto fanno le mie bevute per esperienza diretta. Continuerò a farle esattamente nella stessa maniera ed eviterò accuratamente di berle.