[Agorà Personal Army] Investing & Personal Finance



Ok, ho fatto quello che avrei dovuto fare qualche mese fa, but too bad: Un piccolo modello per capire che market timing non funziona (si Farrentina, Vertical, lo so lo so )

Con un orizzonte di 25 anni, ipotizzando 3 crisi molto forti (-40%), i.e. 1 ogni 8 anni, entrare in un high e beccarsi subito una forte perdita non ha alcun impatto sul lungo periodo (in fact, nel mio modello beccarsi la crisi ora e' meglio).

Lo so che l'avete ripetuto mille volte ma mi ci voleva il modello per vedere i numeri


Benvenuto, è una presa di consapevolezza che vale oro

Tra l’altro hai simulato con un all in?
se ti va di dirlo, come hai affrontato il cambio di visione rispetto a qualche mese fa? sei andato all in o vai di averaging (ed eventualmente su quale periodo)?
su cosa si basa l'ipetesi di crescita che hai utilizzato per il tuo modello?


La mia visione del denaro e' molto detached, probabilmente perche' sono in una posizione molto privilegiata.
In questo preciso momento non sto investendo per una ragione opportunistica: Potrei voler investire i miei risparmi in un progetto di ristrutturazione della mia casa di campagna, ma e' una decisione che devo prendere in Agosto parlando di persona con mio padre.

Se questo progetto non si realizza, andro' all in perche' in realta' l'averaging e' una strategia subottimale sul lungo periodo.

Come ipotesi di crescita ho utilizzato il rendimento medio storico SP500.
Ero comunque piu' interessato a capire l'impatto di una crisi domani vs una crisi tra 5 anni piu' che avere un numero alla fine del periodo di investimento, quindi qualunque assumption di crescita produrrebbe gli stessi risultati.

Poi certo se tutto il sistema capitalistico va a puttane ( ) le cose cambiano, ma non si puo' programmare con la fine del mondo
Se tutto il sistema va a puttane, il problema neanche si pone

Anche in uno scenario "giapponese" (cioè con l'indice praticamente piatto per oltre vent'anni), investendo nell' sp500 avresti la possibilità di intercettare quantomeno "tutti" (semplificando) gli utili prodotti dalle maggiori imprese di quel territorio. Utili che necessariamente sono correlati all'inflazione.
c'è un'ipotesi in cui si possa perdere una fetta dei risparmi sul lungo periodo, o è proprio letteralmente impossibile. se non ho travisato il discorso il guadagno sugli indici paesi sviluppati, al di fuori del breve periodo è più garantito di una polizza assicurativa.


Bhe dipende dall'assumption a cui credi: lo SP500 ha un ritorno medio negli ultimi 90 anni di 9.8%. Il che ovviamente e' al netto di tutte le crisi. Se ritieni che in futuro la situazione sia simile, non puoi perdere soldi nel lungo periodo.

Se invece inizi a pensare che la crescita sia moderata e le crisi forti e frequenti, e' pieno di scenari in cui perdi soldi.
Per esempio, vedi spoiler sotto, ho modificato il mio scenario per avere una crescita annua media di 10% e quattro crisi di -40%, nell'arco di 25 anni. Come vedi 10% di crescita all'anno per 21 e 4 anni a -40% significa che il ROI medio e' negativo


Spoiler



Edit: Premesso che ci potrebbero essere degli errori La simulazione prevede un'entrata con 30k e poi 1500 euro al mese (18k/anno) per 25 anni
Questo ovviamente senza considerare capital gain tax o tax break


Stavo solo cercando di capire se dietro all’ottimismo di hack ci sia qualcosa che mi son perso o se sia dettato unicamente dallo studio delle performance passate.
Probabilissimo che mi sia perso qualcosa
Non è ottimismo assoluto, è ottimismo nel metodo che ho sintetizzato nel primo post.

Se scoppiamo per il global warming o perché Musk fa cadere un pezzo di luna sulla terra urtandola durante il viaggio per marte, beh dei risparmi ci faresti comunque poco.

Come dicevo l'sp 500 può entrare anche in una fase laterale ultra decennale. Ciò non ti impedirebbe di continuare ad intercettare gli utili che comunque le imprese continuerebbero a produrre. Pur in un contesto deflazionistico, gli utili - anche in discesa o comunque in stagnazione - contribuirebbero a salvaguardare quantomeno il capitale, limitando o neutralizzando i danni dell'erosione correlata ai fattori esterni.

Come detto tante volte, la strategia "sulla carta" vincente non è restare full stock vita natural durante. Il portafoglio andrebbe comunque bilanciato ogni tot. anni in base all'età, aumentando la quota bond (che non sono esentati dal rischio o immuni dalle oscillazioni).

Sempre in ottica diversificazione, non sputerei neanche sull'immobiliare tuttavia l'ultimo decennio è stato sintomatico, visto che ci ha fatto capire che non c'è scritto da nessuna parte che il mattone debba salire sempre e comunque. Come è successo in altri paesi (v. UK) c'è stata una divergenza enorme tra i prezzi in poche grande città ed i prezzi nel resto del paese (v. centri storici in molte città medie di provincia crollati o comunque piatti). Certo, in ottica fine del mondo, più che nel mattone, punterei proprio alla terra-terra, meglio se coltivabile oltre che edificabile, visto che è un bene comunque finito
Da persona molto lontana dalla finanza chiedo due dritte che sicuramente saranno già state trattate, ma tant'è...

Attualmente ho un pac con alleanza che mi scade nel 2025 (tot 21anni), volevo integrare on qualcos'altro, ho visto che c'è qualcosa di "semplice" tipo gimme5 o anche satispay con funzione di semplice salvadanaio (quindi no investimento e lo considerei come "terza" integrazione ).

Che possibilità ci sono ulteriori per cumulare/investire safe tot. all'anno senza troppe competenze? Sempre quelli di cui sopra mi avevamo proposto la possibilità di versare tot fino a 5k annuali che potevano essere dedotti ed essendo un libero professionista poteva essere sicuramente interessante.

Per la somma che riscatterò tra qualche anno ci penserò, ma ora interessava integrare qualcosa di abbordabile ~100/200€ mensili che posso anche non toccare per i prossimi 5 anni

non ho nessun fondo pensione al momento

Grazie per la pazienza


i segni di cedimento dell'attuale sistema finanziario sono sempre di più, questo non vuol dire che scoppierà definitivamente l'economia o che ci sarà la catastrofe, semplicemente è possibile che l'insostenibilità delle politiche del debito porteranno ad una trasformazione o nel peggiore (o migliore, punti di vista) dei casi alla morte dell'attuale sistema.
ergo non è assolutamente detto che l'azionario riesca a mantenere il primato che si è creato in un mondo dove non esistono più alternative.

secondo me vale la pena contemplare anche questo tipo di scenario, poi si vedrà, se, come ed eventualmente tra quanto.
Il "primato" dell'azionario risiede nel fatto che rappresenta l'ossatura del nostro sistema economico da tipo i fenici in poi. Certo il mercato azionario moderno risale a tipo il 1600, ma l'assunzione del rischio, impiegando un certo capitale, volto all'ottenimento di un profitto è alla base di qualsiasi attività commerciale, oggi, come 3000 anni fa.

L'unica vera alternativa è il mercato del debito, ma è a sua volta "viziato" dai tassi imposti dalla banche centrali. E non è comunque scollegato dagli utili aziendali (che si riflettono sugli stipendi, sulle entrate dello stato e quindi anche sulla capacità dello stesso stato di ripagare i debiti, alias bond).
peccato che adesso non ci sia piu' nessuna assunzion di rischio dato che se un'azienda sta per fallire lo stato baila tutto


io do ragione a chi dice che l'attuale valutazione dell'azionario sia dovuta alla droga delle continue iniezioni di denaro e delle politiche zirp o nirp, che hanno reso l'equity l'unico strumento di preservazione del capitale (nonostante in origine fossero l'opposto, cioè uno strumento di investimetno e quindi di rischio, non c'è più una reale alternativa), e da li la probabile bolla.

https://www.milanofinanza.it/news/la-crisi-iniziera-a-settembre-e-assomiglia-purtoppo-al-1929-202006101247585527

articolo interessante, che nonostante tragga conclusioni molto affrettate, fa un'analisi secondo me molto condivisibile dell'attuale stato delle cose.


grazie per il link, mi ha chiarito diverse cose. comunque sono contento di non sentirmi completamente un pirla nell'aspettare da tempo una crisi del sistema e non vederla
comunque sul "non fare timing sul mercato", sono d'accordo su un ottica di breve periodo, ma sul lungo periodo secondo me ha ancora senso. ogni circa 10 anni ci sono crisi, quando avvengono secondo me conviene uscire dall'azionario e rientrarci a fine crisi. uno può sbagliare di uno/due anni, ma la crisi arriva. una volta passata poi si torna nell'azionario. e non è questione di "se credi nella crisi, shorta", perché anche shortare è una scommessa sul breve periodo.


Ma i dati dicono che semplicemente questa strategia non funziona. Non puoi sapere quando una crisi e' finita finche' e' finita.
Sì ok, così come non puoi sapere che la crisi inizia fino a quando non è iniziata

Però indicativamente se sei all'ATH di diversi indici e la situazione globale è quella attuale, uscire adesso (anche se non saremo sicuramente al picco assoluto) e aspettare un paio di anni se ci azzecchi ti fa risparmiare diverse decine %, se ti va male perdi un 2/3% di mancati guadagni.


Rischi di perdere anche di piu'. Il bouncing back dalle crisi puo' essere molto repentino e intenso, guarda anche solo dopo la SARS.
Semplicemente, se hai intenzione di investire in borsa, e non pensi di aver bisogno di quei soldi per una ventina d'anni, lasciarli li' e' l'opzione piu' sensata.

Cioe' non per insultare, ma ora non e' che arriva Ficus e scopre la borsa
C'e' gente che per lavoro fa gestione attiva sui fondi, e tipicamente fa cagare
Beh ma quella era una mini crisi, prendi quella del 2008. Il rimbalzo qui non è così elastico/immediato



Poi restare nel mercato posso capirlo se uno ha già guadagnato x%, ok. Ma se uno deve entrarci, entrare adesso non mi sembra una buona idea (anche per chi ci è dentro, ma psicologicamente è diverso)