Plague Inc., China Edition (Part 1)

Napoli secondo me e' solo l'inizio, avevamo anni fa una grande frazione della popolazione completamente abbandonata dalla politica, specialmente al sud, disposta a votare qualsiasi cosa, immaginate a che livello e' ora dopo tutto quello che e' successo nel 2020.
Se arriva uno un po' meno ritardato di Salvini c'e' da tremare dalla paura.


in questo scenario non riesco a pensare a delle prossime elezioni, né ad alcun progetto politico imminente. Nessuno investe per trovarsi a gestire una pandemia, e per quel che ne sappiamo oggi potremmo avere il vaccino nel prossimo anno come potremmo averlo chissà quando. Credo che la situazione sia congelata per un bel po'.


Dici che arriverebbero a votare persino il pd?
non so se mi spingerei a tanto
ah, e senza considerare il fatto che anche se venisse rilasciato un vaccino e necessariamente reso obbligatorio ti troveresti dinanzi a rivolte che a confronto il G8 di Genova era una crociera ai Caraibi
(e senza considerare il fatto che se dovendo bruciare le tappe uno su 100.000 anziché uno su 200.000 dovesse mostrare effetti collaterali avremo seppellito la scienza per sempre e torneremo a scheggiare la selce)


danni collaterali.

E guardando i commenti sulle pagine dei quotidiani, non proprio cosi' collaterali.


Ma il sud ha SEMPRE votato qualsiasi cosa.

Prima il re

Poi forza italia.

Poi i 5s,

E quasi la lega.
Poi se sta gente si ammala chi la deve curare per curiosità? Vale sempre il discorso dittatura sanitaria libertà violate ecc?
Vale anche per i loro parenti eventualmente?

La risposta è ovviamente sì, ma porca di quella puttana.


ma e' matematico che ci sia lo zampino del crimine.
Non si muove foglia se le famiglie non vogliono.


Ecco questa è una bella merda...
Da dove escono?
Se solo avessimo avuto qualcuno a consigliarci di fare test su test per beccare e bloccare subito tutti i focolai
https://twitter.com/franziskanava/status/1319649476357836800?s=21
Io sono di napoli.(non vi preoccupate non me la prendo per un commento fuori luogo) e visto che conosco parte dei commercianti che hanno organizzato questa cosa , so perche e degenerata. Perche cmq i commercianti erano relativamente pochi(lo sappiamo anche se soffrono i 100. 70 non si muovono . 10 hanno da fare ecc ecc) i commercianti hanno fatto proselitismo su i social. E ovviamente si e mossa una fetta del popolo della notte. Con i risultati che avete visto.

Napoli ha moltissime sfaccettature, e terribile per noi che alla fine risaltino sempre quelle peggiori.

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Avresti anche rotto un po' il cazzo con questo costante dare contro al governo. Che le cose non siano rose e fiori è evidente ma la tua mentalità è proprio quella del tipico commento sotto al video di YouTube, un misto tra Zangrillo, Sgarbi, Bassetti e uomo della strada che cerca di fomentare dissenso come se il problema fosse risolvibile cambiando esecutivo. La situazione è talmente di merda che anche il tuo amico Salvini avrebbe fatto schifo al cazzo, anzi secondo me pure peggio.


La soluzione è mettere un coronavirus più letale e non trasmissibile da uomo a uomo, nei prodotti omeopatici
ieri un'amica mi diceva che oramai, secondo lei, siamo prossimi alla guerriglia
pacatamente le chiedo "e dopo... cosa abbiamo capito? cosa cambia? non siamo in una tirannia, non saremo liberi dal virus bruciando auto e vandalizzando tutto"
e lei "vero, ma la gente sta per esplodere, e dovrà sfogarsi"

la cosa triste è che abbiamo ragione entrambi imho

poi continuare il mantra del governo caccapupù non cambia le cose, sicuramente abbiamo uno stato con problemi cronici non da poco ma al contempo penso che molti strilloni avrebbero fatto MOLTO peggio
la cosa buffa è che siamo in una situazione dove il sapersi gestire ed senso di responsabilità individuale contano tantissimo ed a ripetere a pappagallo che tutto è una merda sono proprio, molto spesso, coloro che appartengono a fazioni politiche inneggianti la libertà, ecc ecc
curioso
evidentemente la libertà non è partecipazione, come diceva un vecchio saggio
La testimonianza di una persona nella rivolta:

Ero in piazza a Napoli stasera.
Non volevo scrivere nulla perché su FB si finisce a fare le tifoserie e la situazione - sociale e sanitaria - è complessa e delicata. Però sto leggendo in rete cose inaccettabili e vorrei provare a far capire, anche fuori Napoli, cos'è successo, rispondendo alle domande più comuni.
Cercherò di essere obbiettivo al massimo, poi ognuno si fa le sue opinioni. Abbiate un po' di pazienza.

1. CHE È SUCCESSO NELLE ULTIME SETTIMANE?
A Napoli (ma piazze ci sono in diverse città campane) è successa una cosa semplice: sono state introdotte da De Luca misure di chiusura per certe attività commerciali senza prevedere compensazioni economiche. Per cui alcuni commercianti, soprattutto del mondo di bar, ristoranti e pizzerie, da giorni hanno incominciato a muoversi, per cercare di ottenere o che queste misure vengano ritirate, o che vengano dati dei sussidi.

2. PERCHÉ LA PROTESTA HA PRESO FORME COSÌ FORTI?
Per diversi motivi: innanzitutto in questi mesi sono stati consumati risparmi, la fame è maggiore, l'esasperazione psicologica è cresciuta. All'inizio, quando a Bergamo c'erano le bare ovunque, la malattia spaventava, ora i numeri bassi dell'estate danno l'illusione che il virus sia "una semplice influenza". Infine a marzo il Governo dava aiuti, ora ha chiarito che non ci sono soldi; De Luca che distribuì fondi a pioggia per farsi rieleggere ora non ha messo nulla sul piatto.
D'altronde che queste categorie di autonomi abbiano negli ultimi anni dimostrato attitudine allo scontro (si pensi ai Forconi) deriva dal fatto che a) sia la fascia sociale che abbia visto più rapidamente decadere il suo status con la crisi (mentre i lavoratori dipendenti sono ormai pressati da decenni, iper-controllati sul posto di lavoro, spesso frenati dai sindacati nell'organizzarsi); b) la sua cultura sia egemone in Italia e in particolare a Napoli, dove esistono ancora molte categorie di autonomi rispetto ad altri paesi europei in cui la dimensione di impresa è più grossa e ci sono in proporzione più lavoratori dipendenti.

3. PERCHÉ A NAPOLI SUCCEDE STO CASINO E A MILANO NO? C'ENTRA LA CAMORRA O IL FATTO CHE I NAPOLETANI SONO BARBARI?
Ovviamente no. I media nazionali si comportano come i peggiori complottisti: cercano una spiegazione elementare e morale a una dinamica sociale (come se la camorra non fosse quella ad esempio dei Centri d'analisi privati che stanno lucrando su questa situazione, dei grandi costruttori che hanno avuto appalti da De Luca, degli usurai che ora vedranno aumentare il loro potere etc...).
Semplicemente a Napoli l'indebitamento di questa categoria è maggiore, i servizi forniti dalle istituzioni sono molto più scadenti, e quindi minore la fiducia che si prova, le associazioni di categorie e i corpi intermedi molto più deboli, maggiore è la pressione sociale. In ultimo, c'è una maggiore vicinanza e scambio fra sottoproletariato (quelli che vivono ai margini della società, di espedienti, di piccoli circuiti criminali) e piccola borghesia (quelli che possiedono mezzi di produzione autonomi e che possono anche "sfondare"): si passa spesso dall'una o l'altra categoria, mantenendo però quel radicamento sociale e una certa attitudine al conflitto.

4. HANNO RAGIONE A PROTESTARE?
Certamente sì, chi porta la responsabilità di questa situazione è De Luca. Ovviamente bisogna precisare che quando parliamo di piccola borghesia, dentro c'è di tutto. C'è il commerciante onesto che ha pagato la qualsiasi e non ce la fa a mandare avanti la sua famiglia, e c'è l'imprenditore che incassa 15.000 euro a serata senza fare mezzo contratto ai suoi lavoratori - che piange miseria in tv ma continua a incassare (lo so per certo). C'erano in piazza a fare i capipopolo dei noti evasori fiscali e dei veri sfruttatori. E c'erano però anche i loro lavoratori a nero che si aggrappano a quello che hanno, attività a conduzione familiare, amici del quartiere che fanno una vita di merda...
La maggior parte di loro ha ragione a protestare: De Luca e il Governo in questi otto mesi non hanno fatto nulla per evitare la seconda ondata che si sapeva sarebbe arrivata. Ora arrivano a chiudere - e questo, per i dati che ci forniscono i nostri compagni che lavorano negli ospedali, è ormai scritto - senza però immaginare misure di reddito e assistenza. Condannano così la gente alla fame - e ad essere arruolata dalla camorra...

5. SÌ, I MOTIVI CI SONO, MA LA VIOLENZA?
In realtà da giorni c'è uno scontro sotterraneo in questa mobilitazione. Chi ha qualcosa da perdere, come i commercianti più grossi o qualche capopopolo che mira a una promozione politica, è contro la violenza e vuole intavolare una trattativa, è disposto ad applaudire la polizia etc.
Segmenti più sottoproletari, invece, che frequentano anche l'ambiente di stadio e che hanno anche una propensione allo scontro organizzato con le forze dell'ordine, hanno più interesse a giocarsi una partita su quel tavolo, per vari motivi, dal puro nichilismo all'acquisizione di prestigio personale o di banda.
Questa differenza oggi è esplosa in piazza, quando i cortei di fatto erano divisi in due e alcuni organizzatori hanno da subito preso le distanze dall'altro spezzone.
Il punto però non è identificare i primi come buoni e i secondi come cattivi (si potrebbe rovesciare il punto di vista e dire: i primi però pensano ai fatti loro e i secondi invece esprimono un malessere complessivo). Secondo me il punto è: violenza a che scopo, organizzata come, verso chi? E' evidente che quanto successo oggi ha i connotati di una protesta che parla solo al proprio mondo, che parla la lingua della disperazione, e che produce nel resto delle classi popolari un effetto respingente...

6. SÌ MA C'ERANO I FASCISTI, FORZA NUOVA HA DETTO DI VOLER PARTECIPARE...
Io di fascisti non ne ho visti. Non escludo che qualcuno di simpatie fasciste si sia buttato in mezzo. Ma l'impatto da un punto di vista di contenuti o di piazza è stato zero. Forza Nuova cerca di cavalcare un fenomeno, e ci credo: a Napoli non esistono. Siamo stupidi noi (e i media) se gli diamo visibilità.
Mi preoccuperei più di certi personaggi legati alla destra cittadina, che si pongono come intermediari. Ma comunque anche loro ci fanno poco. Questa non è una vera mobilitazione con luoghi di dibattito, piattaforma di contenuti... è, al momento, e probabilmente lo resterà, un episodio reattivo di fronte a una crisi economica senza precedenti.

7. SOLITO DERBY: SINISTRA CHIC-LEGALITARIA VS SINISTRA DEI CATTIVI.
Sulle bacheche già è partito il classico confronto fra la sinistra più "rosa", che stigmatizza la piazza disprezzandone i partecipanti e la sinistra più incazzata che esalta gli scontri mitizzando i soggetti che li fanno. Un confronto che ha anche un po' stancato, per il semplice motivo che riguarda una nicchia e non produce nulla nella realtà. I primi semplicemente si tagliano fuori la possibilità, prima ancora di agire, di capire la complessità del mondo. Mentre i secondi, pure se hanno il merito di stare nelle cose, si illudono spesso di poter condurre un gioco che per una sua dinamica di classe è incompatibile con i nostri scopi. La verità è che stare in un contesto del genere, che non ha nemmeno momenti di confronto o di organizzazione collettiva, è difficilissimo: o ti metti a fare gli scontri tanto per, o ti metti alla coda del commerciante di turno che ha l'egemonia su quel processo e poi sale a fare l'incontro.
Forse ha più senso, anche nell'ottica di essere interessanti per quei segmenti in via di proletarizzazione, accumulare prima forze nel "nostro" mondo, dimostrare di essere capaci di tutelare i "nostri", e soprattutto dare a chi non ha interessi "particolari" la direzione di un più vasto movimento popolare.
Napoli per fortuna ci offre anche questo: lavoratori Whirlpool (stamattina eravamo in piazza con loro), lavoratori della sanità in agitazione, genitori in rivolta e insegnanti delle scuole paritarie. Domattina, per dire, saremo in piazza contro le multe ingiuste del Comune, e nel pomeriggio sotto Confindustria con i lavoratori della logistica...

Ma qui siamo già alle valutazioni. E mi ero ripromesso in questo post di non farne.
Scusate la lunghezza, spero sia stato utile.


infatti il problema è come al solito le infiltrazioni di bestie tipo "tifosi" dello stadio o bande di vario genere, quelli vanno presti e lanciati in uno strapiombo, non hanno nessun altro interesse se non devastare la città e fare casino


Questi sono da forca diretta
Gli striscioni alle manifestazioni non si scrivono da soli nei classici caratteri che usano i neofascisti